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Terremoto nel ciclismo, il ct Davide Cassani lascia Tokyo. Resa dei conti dopo il flop olimpico

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Bufera sul ciclismo azzurro dopo le prestazioni deludenti alle Olimpiadi di Tokyo 2020. A bruciare soprattutto il flop del maschile sia nella prova in linea che in quella a cronometro che rischia di avere conseguenze sulla direzione tecnica.

Infatti, il commissario tecnico Davide Cassani oggi rientra in Italia. “Sto prendendo ora l’aereo. Il motivo per il quale lascio Tokyo prima? Preferisco parlarne stasera quando torno", dice il ct secondo quanto riporta il sito della Gazzetta dello sport che parla di un possibile siluramento da parte della Federazione o di dimissioni.

 

Resta ancora da definire il motivo che ha portato all’abbandono dall’Olimpiade: potrebbe essere una dimissione oppure anticipare quello che potrebbe essere un vero e proprio esonero. I vertici della Federciclismo sono cambiati nell’inverno scorso. Il ciclismo su strada italiano a Tokyo ha conquistato il bronzo nella prova in linea femminile con Elisa Longo Borghini. L’ultima medaglia del ciclismo italiano al maschile risale ad Atene 2004, l’oro di Paolo Bettini nella prova in linea. Mai nessun azzurro è riuscito a salire sul podio olimpico nella cronometro su strada, gara inserita da Atlanta ’96.

 

Dalla Federazione minimizzano sulla partenza del ct. "Il rientro di Cassani era assolutamente previsto dall’activity plan dei Giochi Olimpici, dettato dalle restrizioni del covid, che non consentono a nessuno di restare in Giappone dopo che sono terminate le gare della propria disciplina. Davide Cassani è il ct della strada e le gare su strada sono finite l’altro ieri con la cronometro di Ganna e Bettiol", precisa il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni, all’Adnkronos. Il ct parlerà presto, quando sarà di nuovo in Italia, per chiarire i motivi della partenza. Intanto si parla di Gianni Bugno come nuovo commissario tecnico.

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