Matteo Berrettini scrive la storia: il tennista romano in finale
Domenica piena per i colori azzurri. I prati verdi di Londra fanno spazio al tricolore, nella speranza che possano sventolare fieri fino alla fine. Intanto Matteo Berrettini è già entrato nella storia del tennis, diventando il primo italiano a qualificarsi per la finale di Wimbledon. Sara lui domani ad alzare il sipario sulla giornata delle finali: si comincia a Wimbledon per poi passare a Wembley con la Nazionale di Mancini: «Domenica sarà una grande giornata - le sue parole al termine del match -, spero di andare ancora meglio. Porto con me la bandiera dell'Italia, devo crederci».
Quello che è andato in scena sul Centrale dell'All England Club è l'ennesimo capolavoro di Matteo Berrettini che evidentemente a Londra si trova bene. Dopo la vittoria ottenuta al Queen's, il club della Regina, il 25enne romano non si è più fermato. Ieri contro Hubert Hurkacz, il polacco che ha eliminato Roger Federer in tre set - e che a Miami aveva battuto Jannik Sinner in finale di un Masters 1000 - l'azzurro ha dimostrato tutto il suo strapotere mentale e fisico imponendosi con il risultato di 6-3 6-0 6-7 6-4. Mentre sugli spalti era presente la famiglia al completo (mamma Claudia, il fratello minore Jacopo eilpapàLuca che ha sofferto molto più del figlio in campo), la fidanzata Ajla Tomljanovic, il presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi e, tra i tanti vip, anche un David Beckham estasiato, Berrettini ha incantato il pubblico londinese che ormai ha imparato a conoscerlo.
Nel primo set, dopo un paio di game di studio, il romano ha strappato due break, per poi lasciarne uno per strada al suo avversario, portando a casa il parziale senza mai vacillare. A quel punto al polacco mancata la terra sotto ai piedi, sembrava non sapesse più cosa fare in campo tanto che il secondo set è scivolato via in una manciata di minuti, senza nemmeno un game conquistato da Hurkacz. Il terzo set è stato il più equilibrato, deciso al tie-break: l'italiano è andato sotto 4-0 nell'unico vero momento in cui è stato in difficoltà. Il polacco si è affidato molto alle discese a rete ed è riuscito a fare suo il terzo parziale, rimettendo in carreggiata il match.
Ma la reazione di Berrettini stata quella di un grande campione: il quarto e ultimo parziale è partito con un break a suo favore, da lì in poi è stata tutta discesa e la prima finale Slam è diventata realtà. La felicità è tantissima, sugli spalti mamma Claudia non riesce a smettere di sorridere, papa Luca si è finalmente calmato ed è pieno di orgoglio, così come Jacopo. «Sono senza parole, mi serviranno un paio d'ore per capire cosa è successo - le parole di Berrettini - Sono contentissimo, ho giocato una grande partita davanti al pubblico e alla mia famiglia. Mai avrei potuto pensare che un sogno così grande si potesse realizzare e invece sono qui. Alla fine del terzo set, che pensavo di meritare e ho perso, mi sono detto che era arrivato il momento di reagire. Mi ricordo la prima volta che sono entrato su questo campo due anni fa contro Roger, quella partita mi ha aiutato a tornare qui oggi». Matteo domani si troverà davanti Novak Djokovic, che ieri ha fermato in tre set il canadese Denis Shapovalov (7-6 7-5 7-5). Oggi alle 15 (diretta Sky Sport Tennis) va in scena la finale femminile con la numero uno del mondo Ashleigh Barty che sfida Karolina Pliskova.