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Laser negli occhi di Schmeichel, l'inchiesta Uefa è una beffa. E Harry Kane ammette: il rigore non c'era

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Oltre al danno del rigore regalato ai supplementari, peraltro quando in campo c'erano due palloni, pure la beffa del raggio laser negli occhi del portiere della Danimarca, il figlio d'arte Kasper Peter Schmeichel. La seconda semifinale degli Europei vinta dall'Inghilterra a Wembley è una miniera di polemiche, l'ultima delle quali riguarda le proteste dei danesi che, rivedendo le immagini di ieri sera, hanno sollevato il caso del puntatore luminoso. 

 

Quando il centravanti e capitano inglese Harry Kane si avvicina al dischetto sul volto del portiere danese saettano i riflessi del laser puntato dagli spalti sui suoi occhi. Il portiere era molto concentrato e non ha reagito visibilmente al tentativo di sabotaggio. Schmeichel riesce a respingere la palla, non a bloccarla, e Kane la ribadisce in rete condannando la Danimarca portando i suoi in finale contro l'Italia. 

 

Le proteste e la diffusione delle immagini hanno spinto L'Uefa ad aprire ufficialmente un procedimento contro l'Inghilterra. Non  solo per il laser, ma anche per i fischi all'inno nazionale della Danimarca e l'accensione di fuochi di artificio da parte di tifosi.Ma cosa rischia l'Inghilterra? Solo una molto salata, che potrebbe essere comminata  quando la coppa sarà già stata assegnata, e senza la possibilità che appello del risultato sportivo.

 

Intanto il penalty decisivo fischiato sull'1-1 a pochi istanti dai calci di rigore anche agli inglesi sembra un regalo. “Non penso fosse rigore - ha detto lo stesso Kane ad Itv - E’ un penalty molto ‘soft’”. Gary Neville, ex nazionale oggi commentatore a bordo campo: "Ad essere sinceri, qualunque squadra sarebbe distrutta ad aver perso una semifinale per un rigore così. Anche se in tutti gli Europei il metro per il ricorso al Var è stato questo”.

Intanto i favoritismi nei confronti dell'Inghilterra, che ha giocato le partite cruciali in casa davanti al suo pubblico,  stanno provocando aspre polemiche sui sicial. Per molti utenti dietro alle presunte "spintarelle" alla nazionale dei tre leoni ci sarebbe una sorta di ringraziamento per il primo ministro britannico Boris Johnson che ha contribuito a stroncare il progetto della SuperLeague che rischiava di mandare in frantumi il sistema calcistico continentale gestito dall'Uefa. 

 

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