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Stephan El Shaarawy sotto inchiesta per le botte al ladro: lo aveva sorpreso a rubargli la Lamborghini

Valeria Di Corrado
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Da vittima a «carnefice». questa la beffa capitata a Stephan El Shaarawy. L'attaccante delle Roma si ritrova sotto-inchiesta dalla Procura capitolina per lesioni, perché avrebbe picchiato il ladro che stava cercando di rubare la sua Lamborghini rossa. José Carlos Sagardia Aliaga, i135enne cileno condannato a fine maggio a un anno e 4 mesi di reclusione per il tentato furto, ha sporto denuncia contro il giocatore giallorosso, allegando i referti medici per le ferite subite: la frattura di una costola e di un piede, con 60 giorni di prognosi. E stato aperto quindi un fascicolo assegnato al pm Carlo Villani.

L'input per l'inchiesta è arrivato anche dal Tribunale. Durante le dichiarazioni spontanee rese nel processo che lo vedeva imputato, infatti, il cileno aveva spiegato che quel giorno era stato rincorso e «placcato» con un calcio o uno sgambetto mentre fuggiva. Cadendo a terra aveva perso i sensi e, quando si era risvegliato, si sarebbe ritrovato assalito da un gruppetto di persone che lo picchiava, tra cui aveva riconosciuto anche il proprietario dell'auto che voleva rubare, ossia El Shaarawy.

II giudice, contestualmente alla sentenza di condanna con cui aveva derubricato il reato da tentata rapina impropria in tentato furto, ha trasmesso gli atti alla Procura per accertare le eventuali responsabilità di questo presunto pestaggio. Se le indagini dovessero confermare la versione di Sagardia Aliaga, oltre al rischio di finire sotto processo, El Shaarawypotrebbe essere costretto a risarcire il pluripregiudicato che voleva sottrargli l'auto di lusso. Quasi un paradosso. I fatti risalgono al 12 febbraio scorso.

Poco dopo le 17, nonostante stesse giocando alla PlayStation nella villa del calciatore dell'Arezzo Alessio Cerci (in via Sudafrica, all'Eur), il «Faraone» - così soprannominato per le origini egiziane del padre - ha visto dalla finestra un uomo che armeggiava vicino alla sua Lamborghini, alla quale aveva rotto un vetro. Il numero 92 della Roma è sceso in strada e, con uno scatto da contropiede, ha inseguito il ladro per diversi metri, fino a raggiungerlo e bloccarlo in attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine. Gli agenti in borghese del commissariato Esposizione, intervenuti sul posto, lo hanno poi arrestato. Fondamentali saranno le loro testimonianze per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.

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