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Il piano di Friedkin nel documento esclusivo per gli sponsor: "Vogliamo una Roma tra le più grandi al mondo"

Alessandro Austini
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Non parlano, ma scrivono. Dal comunicato d’ingresso nella Roma, in cui 10 mesi fa annunciavano «un approccio di investimento sostenibile e a lungo termine piuttosto che soluzioni rapide di dubbia durata», ora i Friedkin inviano ai potenziali sponsor un documento di 49 pagine, chiamato tecnicamente «corporate presentation», che Il Tempo ha potuto consultare in esclusiva.

 


«To the world... together», «Nel mondo insieme» è lo slogan d’apertura scelto per attirare gli investitori a cui viene offerto lo spazio più prestigioso della maglia - quello del main sponsor visto che Qatar Airways ha deciso di non rinnovare - i diritti sul nome del centro sportivo di Trigoria e la possibilità di stampare il nome della propria azienda sulla manica delle divise al posto di Iqoniq, con cui potrebbe rescindere.
La Roma, che si presenta come «società di intrattenimento globale» e competitor di giganti come Amazon e Rakuten, dà un po’ di numeri agli sponsor: il suo marchio è cresciuto del 217% dal 2013, ha 17 milioni di follower sui profili social e può raggiungere una platea potenziale di 1.72 miliardi di telespettatori della Serie A, la lega in maggiore crescita in Europa (+23%) secondo i dati di Endeavor Analytic. La fanbase mondiale dei giallorossi è stimata in 400 milioni di tifosi, di cui 66.6 in Europa e ben 130.3 milioni in Cina. E poi ovviamente il potere della Città Eterna, visitata da 23 milioni di turisti nel 2019.

 


«Noi siamo la squadra di Roma - si legge ancora nel documento - ora con una nuova proprietà che ha una visione coraggiosa e vuole creare una delle squadre più grandi al mondo nella città più iconica del pianeta». I Friedkin scelgono tre valori che rappresentano il cuore della loro gestione: «Rispetto: è alla base di tutto quello che facciamo. Crescita: il nostro intento è quello di non fermarsi mai e migliorare sempre. Risultati: la promessa che facciamo a noi stessi, i nostri partner e i tifosi». Poi tre parole chiave come pilastri: «Club: ci assicuriamo che chiunque lavori per noi sia allineato e miri a un’ambizione comune. Comunità: capiamo di avere la capacità di migliorare la società e impattare positivamente sulla vita di tutti quelli con cui entriamo in contatto. Clima: riconosciamo la necessità di creare un futuro sostenibile e il nostro ruolo di educazione ed esempio per tutti».

Poi la frase più suggestiva per i romanisti: «La Roma aspira al successo vincendo trofei ai massimi livelli. La nostra visione è chiara: investimenti, integrazione di dati e analisi e ricerca dei campioni internazionali del futuro». E in programma c’è pure un «nuovo stadio iconico che diventi un punto di riferimento per la città e pilastro per la sostenibilità».

Mourinho viene definito «il miglior allenatore del mondo», con i suoi effetti immediati sul marchio testimoniati dalle interazioni sul web il giorno dell’annuncio. Agli sponsor è stata offerta la possibilità di lanciare accordi di partnership durante la presentazione del tecnico, prevista ormai a inizio luglio: arrivando da Londra il tecnico, da nuova ordinanza, dovrà sbarcare a fine giugno e farsi 5 giorni di quarantena obbligatoria. L’evento-show sarà l’inizio di una Roma che vuole creare una «squadra dinamica capace di giocare un bel calcio, vincere trofei ed esaltare i tifosi»

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