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Vent'anni dallo scudetto della Roma: quella zolla dell'Olimpico che cresce ancora

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Uno scudetto della Roma è per sempre. L'ultimo è arrivato vent'anni fa, ieri l'anniversario del tricolore conquistato dalla squadra imbattibile costruita da Franco Sensi e allenata da Fabio Capello. Una corazzata con Totti, Batistuta, Montella, Cafu, Candela e tutti gli altri "eroi" giallorossi che nessuno è riuscito più a imitare.

 

Nei giorni delle celebrazioni i tifosi ricordano quei momenti magici. E c'è una storia talmente bella da sembrare un miracolo. La racconta il romanista Fabrizio a Il Tempo.

"Era il 17 giugno 2001 - ci scrive - la Roma stava raggiungendo uno scudetto sudatissimo e stra meritato. Ero un ragazzo di 17 anni, un po' incosciente, e non avevo mai vissuto un evento simile. Ero allo stadio Olimpico quel giorno, in Distinti Nord e poco prima del fischio finale vidi tanta gente pronta per esplodere di gioia. Mi preparai anche io, arrampicandomi sulla vetrata e attendendo lì la gioia tanto sperata. Al fischio finale vidi la gente correre, scavalcai e corsi anche io in mezzo al prato verde dell olimpico: chi saltava, chi si baciava, chi fumava, chi raccoglieva qualcosa da conservare come cimelio, come un premio per la pazienza di essere tifosi fedeli alla Roma. Come tante persone anche io presi una zolla del prato come se fosse parte di un tappeto magico. Misi questa zolla nel mio zainetto e la portai a casa di mio nonno, totalmente in visibilio per la vittoria tanto attesa. La piantammo insieme in un vaso, mettendo un terriccio adeguato. Io pensavo che durasse poco ma invece l’erba dell Olimpico ci ha sempre accompagnato. Fu il vaso a cui dedicammo piu attenzione, a cui davamo acqua piu spesso,  soprattutto nonno. Quando 10 anni fa, lui è venuto a mancare, quel prato era diventato molto secco. Allora presi quella zolla e la trasportai a pezzi a casa mia, travasandola in un altro vaso non perdendomi d ‘animo, sperando di rivederla fiorire. Non pensavo ma ogni primavera e ogni estate quell erba rifiorisce e riesplode sempre, rigogliosa. Mi accompagna ogni anno per tutta la bella stagione. In autunno tendo sempre a sfoltirla, l'inverno tende a seccarsi ma nella bella stagione, con il sole, rifiorisce come una fenice. Io non sono un giardiniere, non so se è un miracolo, ma è uno dei cimeli piu belli che ho e forse un segnale che i bei ricordi non si seccano mai. Oggi fa caldo, corro a darle dell acqua!".

 

Ecco, il miracolo di quella zolla che ancora cresce simboleggia la speranza dei romanisti. Prima o poi dovrà succedere di nuovo. E il prossimo a provarci sarà Josè Mourinho. Uno che sa come si vince.

 

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