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Superlega, scatta la vendetta dell'Uefa. "Chelsea, City e Real subito fuori dalla Champions League"

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Scatta la vendetta dell'Uefa per i ricchi ribelli della Super League. Nella guerra del pallone europeo le minacce si fanno via via più concrete dopo l'annuncio della nascita di una Superlega composta dai club più blasonati tra cui Juventus, Milan e Inter. 

 

Nel corso della riunione del comitato esecutivo della federazione già previsto per oggi per approvare il nuovo format della Champions League, il membro del board e presidente della federazione danese Jesper Moller ha tuonato ripercussioni fortissime e immediate: "Mi aspetto che Chelsea, Manchester City e Real Madrid siano escluse dalle semifinali di Champions League". Venerdì se ne saprà di più, quando il board si riunirà di nuovo, ma a quel punto il Paris Saint Germain (unica vera big insieme al Bayern Monaco a non aver aderito alla lega di Florentino Perez e Andrea Agnelli) rimarrebbe l’unica squadra in lizza per la Coppa con le orecchie di quest’anno. E naturalmente a quel punto anche Manchester United e Arsenal dovrebbero avere la stessa sorte in Europa League.

 

Sul piano pratico, per il momento, la risposta della Uefa è stata presentare la nuova formula della Champions League che sarà in vigore dal 2024 (ma probabilmente l’accelerazione dell’annuncio della Superlega è stata dovuta proprio alla necessità di anticipare questa mossa): aumenta il numero delle squadre della Champions League , che passerà 32 a 36, ma il cambiamento più radicale riguarda la trasformazione dalla tradizionale fase a gironi, che diventerà un unico campionato tra tutte le partecipanti. Tutte le squadre avranno la garanzia di disputare almeno 10 partite contro 10 avversarie diverse (cinque in casa e cinque in trasferta), anziché le attuali sei partite. Ma soprattutto, spiega la Uefa in una riga più significativa di quanto possa sembrare, "la qualificazione per la Champions League rimarrà aperta e dovrà sempre essere conquistata tramite il piazzamento in campionato". Un chiaro riferimento all’esclusività cercata dalla neonata Superlega.

 

"Il calcio è un tesoro sociale e culturale, arricchito da valori, tradizioni ed emozioni condivise in tutto il nostro continente. Come organo di governo e responsabile del calcio europeo, il ruolo della Uefa è quello di salvaguardare questa eredità" ha spiegato il presidente Uefa Aleksander Ceferin, che ha voluto segnalare "l’ampio processo di consultazione negli ultimi due anni, che ha portato a un sostegno unanime alla nostra proposta". Ceferin si è anche scagliato duramente contro Andrea Agnelli, amico personale e presidente dimissionario dell’Eca: "Venerdì mi aveva detto che quelle sulla Superlega erano voci infondate. Poi ha spento il telefono e non sono più riuscito a sentirlo". 

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