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La notte della verità per la Roma: con l'Ajax si può decidere la stagione e il futuro di Fonseca

Emanuele Zotti
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Ripartire da zero. È questo il mantra che Fonseca ripete da lunedì ai suoi giocatori. Quando l'inglese Taylor fischierà l'inizio di Roma-Ajax, i giallorossi dovranno far finta di non aver mai battuto gli olandesi alla Johan Cruyff Arena e affrontare la gara dell'Olimpico come se fosse quella d'andata: «Per ora è la partita più importante della stagione - le parole del tecnico romanista in conferenza stampa - di fronte avremo un avversario fortissimo e non dobbiamo pensare all'andata. La qualificazione è tutt'altro che chiusa, dobbiamo lottare come se il match d’andata non ci sia stato». Rimanere lucidi dal punto di vista mentale sarà fondamentale, soprattutto nei momenti in cui la squadra sarà chiamata ad arginare l'offensiva olandese: «Loro pressano alti e bene, spesso a uomo, ma noi ci siamo preparati. Non possiamo sbagliare, dobbiamo fare la partita perfetta ed essere equilibrati mentalmente. Ad Amsterdam abbiamo avuto momenti difficili ma siamo riusciti a mantenere l'equilibrio e abbiamo cambiato la gara».

 

Nonostante l'emergenza totale che sta attraversando il reparto difensivo, Smalling non ci sarà neanche oggi. Il giocatore non si sente ancora sicuro anche se le sue condizioni sembrano migliorate: «Ha iniziato ora il recupero individuale sul campo, penso sia vicino al rientro ma è una questione di fiducia da parte sua. Penso che il suo ritorno sia vicino». Fonseca ha speso parole importanti per Karsdorp: «Può ancora migliorare ma sta facendo un'ottima stagione, adesso è in un momento di grande fiducia». L'ex Feyenoord - in conferenza stampa al fianco di Fonseca - non sembra dare troppa importanza alla rivalità che c'è tra la sua ex squadra e l'Ajax: «In Olanda è molto sentita, un po' come Roma-Lazio. Ma non sarà Rick contro l'Ajax. In campo scenderà la Roma e io penso soltanto alla squadra».

 

 

Anche il tecnico dei Lancieri, ten Hag, ha parlato del big match di questa sera: «Abbiamo imparato molto dalla gara d'andata, dove le occasioni create sono state comunque tante. Siamo usciti sconfitti dal primo round ma la nostra prestazione è stata positiva, siamo fiduciosi». Ten Hag è consapevole che attaccare a testa bassa potrebbe esporre la sua squadra al rischio di essere infilata in contropiede: «La Roma cercherà di pressarci in diverse maniere, il nostro modo di giocare dipenderà anche da come lo faranno loro. Dovremo adattarci. All'andata abbiamo concesso pochissimo e anche qui cercheremo di fare lo stesso».

Oltre all'allenatore nella sala stampa dell'Olimpico si è presentato anche l'ex portiere romanista Stekelenburg, che aveva saltato il match della settimana scorsa per infortunio. Anche se la sua esperienza Capitale è stata tutt'altro che positiva, il trentottenne non serba alcun rancore verso il club che nel 2011 lo aveva acquistato proprio dall’Amsterdam: «Non ho rivincite da prendermi, sarebbe un problema se dovessi trovare motivazioni extra-calcistiche. A Roma sono stati anni difficili ma la colpa è stata mia. Conservo comunque il ricordo di una bella esperienza. Arrivavo dall’Ajax, dove tutto era perfetto, è stato molto istruttivo per me».

 

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