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Correa illude la Lazio, poi si scatena la Juve: finisce 3-1

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La Juventus ribalta la Lazio e vince anche senza Ronaldo. I bianconeri si impongono per 3-1 con la rete di Rabiot e la doppietta di un ritrovato Morata, permettendosi di lasciare in panchina per oltre un’ora Cristiano in vista della Champions.

L’avvio di match, tuttavia, è stato tutt’altro che incoraggiante per la squadra di Pirlo con il quinto gol in campionato incassato nel primo quarto d’ora: al 14’ Kulusevski sbaglia il retropassaggio e lancia Correa, che depista Demiral e spiazza Szczesny con un rasoterra. La sveglia per la Juve, che aveva già rischiato in precedenza sull’occasione di Fares propiziata da uno stop sbagliato di Cuadrado, suona al 24’ con le proteste all’indirizzo dell’arbitro Massa per un tocco col braccio di Hoedt in area. Il direttore di gara fa proseguire senza l’on field review ma i bianconeri, punti nell’orgoglio, alzano i giri del motore.

Per pareggiare il conto serve un’invenzione di Rabiot che, al 39’, sorprende Reina da posizione defilata con un missile sotto la traversa. La gara sale ulteriormente di tono in avvio di ripresa, Milinkovic colpisce una traversa ma la giocata decisiva è quella di Chiesa al 57’: l’ex viola fa partire il contropiede con una palla rubata, Morata fulmina Reina sul primo palo.

La Lazio perde lucidità, Milinkovic frana su Ramsey e regala un rigore alla squadra di Pirlo: in mancanza di CR7, sul dischetto si presenta lo stesso Morata per l’uno-due personale nel giro di 3’ e il 3-1 finale. Lo spagnolo lascia il campo negli ultimi venti minuti per Ronaldo, Pirlo concede spazio anche ad Arthur e McKennie mentre Inzaghi ci prova solo negli ultimi 10’ con Muriqi, Caicedo e Pereira ma la sostanza non cambia: i tre punti restano a Torino, la Juve consolida la propria posizione tra le prime quattro e spaventa il Milan. 

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