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Fissata l'udienza per il caso-tamponi della Lazio. Inzaghi indagato per un'altra bestemmia

Alessandro Austini
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Giornata piena di novità in casa biancoceleste sul fronte della Procura Federale. C'è la data del processo sportivo per il caso-tamponi che vede la Lazio costretta a difendersi. E un'altra inchiesta aperta per una bestemmia di Simone Inzaghi durante la gara vinta 1-0 con la Sampdoria.

È stata fissata al 16 marzo l'udienza per il club di Claudio Lotito davanti al Tribunale Federale Nazionale per la presunta violazione dei protocolli sanitari Figc anti-Covid. Il dibattimento si svolgerà in via telematica, come accade per tutti i processi in tempo di pandemia, ma la data potrebbe creare problemi logistici alla Lazio impegnata il giorno dopo, il 17 marzo, nel ritorno degli ottavi di Champions League in casa del Bayern Monaco: da capire, quindi, se l'udienza verrà spostata di qualche giorno.

L'intenzione della Procura Figc è di richiedere una penalizzazione in classifica dei biancocelesti. Esiste ancora la possibilità di patteggiare la pena - ottenendo uno "sconto" sui punti da togliere in classifica - prima del processo, ma la Lazio e Lotito sembrano intenzionati a difendersi fino in fondo, con l'obiettivo di scongiurare la penalizzazione e lunghe squalifiche per i tesserati. Lotito e i medici del club, Ivo Pulcini e Fabio Rodia, sono stati deferiti: a loro viene contestata la violazione dell'articolo 4.1 del codice di giustizia sportiva, dell'art. 44.1 del Noif, dei protocolli sanitari Figc e da quanto previsto dal comunicato Figc del 1° settembre 2020 in caso di "mancata osservanza dei protocolli sanitari". La Lazio è stata invece deferita a titolo di responsabilità diretta, oggettiva e propria.

Intanto ieri è stato aperto un nuovo fascicolo su Simone Inzaghi. Al 23' del secondo tempo di Lazio-Sampdoria l'allenatore, stando a quanto riportato dai due ispettori federali presenti sul terreno di gioco dell'Olimpico, ha pronunciato un'espressione blasfema dopo un intervento che ha stoppato un'azione offensiva dei laziali. La bestemmia del tecnico è stata ascoltata anche dai componenti della panchina doriana che hanno chiesto di mettere a referto l'episodio. A fine gare gli 007 federali hanno chiesto al quarto uomo Maresca se avesse percepito la bestemmia di Inzaghi ma l'arbitro ha dichiarato di non averla sentita. Massa e gli altri assistenti hanno preferito quindi non aggiungere altro sul referto. 

La Procura federale ha proceduto come nel precedente caso riguardante sempre Simone Inzaghi, in Lazio-Sassuolo, chiudendo subito l'indagine e informando le parti. L'avvocato di Simone Inzaghi, Sara Agostini, ha già fatto richiesta di accesso agli atti e tutto lascia pensare che anche stavolta si andrà verso un accordo di patteggiamento con la procura per una multa, evitando quindi il rischio di deferimento e la possibile conseguente squalifica dell'allenatore. Per Lazio-Sassuolo, quando le espressioni blasfeme del tecnico riportate dagli ispettori federali erano due, Inzaghi ha accettato di pagare 4mila euro.

Per lo stesso motivo, infine, è stato aperto un fascicolo sul difensore Rodrigo Becao dell'Udinese: anche lui è accusato di aver bestemmiato durante la sfida di domenica scorsa a Parma.

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