La Juventus si dimentica (due volte) di entrare in campo, Chiesa la tiene in corsa
Ottavi di finale di Champions League complicati per la Juventus nella gara d’andata, e solo Federico Chiesa riesce a dare speranza ai bianconeri per il ritorno. Finisce 2-1 a Oporto contro la squadra locale, che mette ko la Juventus con due gol nelle primissime scene, un gol a tempo.
Inizia Taremi che approfitta di una letale ingenuità di Bentancur e mette il pallone in rete poco dopo il primo minuto, firmando così il vantaggio del primo tempo. La ripresa se possibile è ancora più traumatizzante per i ragazzi di Pirlo: a 23 secondi dal fischio dell’arbitro tocca stavolta a Marega segnare e raddoppiare lo choc della Juventus, che per il resto del secondo tempo appare traumatizzata e sfarinata.
A ridare la speranza per la gara di ritorno, comunque complicata, è Federico Chiesa che segna un gol di potenza accorciando la distanza e dimostrando la sua centralità nei futuri piani di Pirlo. Un possibile intervento da rigore su Ronaldo riaccende la speranza bianconera nei minuti di recupero ma l’arbitro dice no e il Porto incassa un vantaggio prezioso.