Gli agenti contro Totti: fa il procuratore senza abilitazione. La Figc apre un fascicolo
La Figc accende i fari su Francesco Totti. La Commissione Agenti della federazione ha aperto un procedimento per indagare sull’ex capitano della Roma e sulla sua CT10 Management, società creata un anno fa con lo scopo di prestare servizi nel settore delle attività sportive, sia in Italia che al di là dei confini nazionali. Dietro alla mossa della Figc c’è un esposto presentato dalla AIACS (Associazione Italiana Agenti Calciatori e Società), che accusa Totti di svolgere compiti e funzione da agente di calciatori senza essere in possesso delle dovute abilitazioni sul suolo italiano.
Da parte sua il 10 già in passato era intervenuto sulla questione spiegando il tutto con una nota: “Con riferimento ad una serie di articoli pubblicati da alcuni media sportivi specializzati, riportanti il mio nome, preciso che: a) non esercito l’attività di agente sportivo; b) ho deciso di investire nel settore di riferimento in qualità di uomo di sport e di libero imprenditore, nel rispetto di tutte le normative vigenti; c) ho costituito una società di servizi che opera nel settore della mediazione, consulenza ed assistenza ai Club ed ai calciatori, per la quale coordino e supervisiono l’area scouting; d) per l’espletamento dei suoi servizi professionali, la società si avvale di professionisti già abilitati all’esercizio dell’attività svolta, in conformità a tutte le disposizioni previste dalla legge, nonché dai regolamenti FIGC e CONI. Tutto ciò chiarito, mi riservo di agire nelle sedi competenti contro chiunque, nel maldestro tentativo di ritagliarsi un’attimo di notorietà, abbia pubblicamente rilasciato in passato e/o rilasciasse in futuro, dichiarazioni lesive della mia onorabilità”.
Adesso, a distanza di mesi da queste parole e da qualche scaramuccia pubblica con altri procuratori (vedi l’avvocato Bozzo), toccherà alla Figc stabilire se l’esposto dell’Assoagenti su Totti ha basi motivate o non merita di essere approfondito.