Agnelli sentito dai pm di Perugia per l'esame d'italiano di Suarez
Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli nei giorni scorsi è stato sentito a Perugia dai magistrati che indagano sul caso dell'esame d'italiano di Luis Suarez all'università per stranieri di Perugia. Secondo quanto appreso dall'Adnkronos, il presidente bianconero è stato sentito come persona informata sui fatti. Nell'inchiesta di Perugia è stato indagato a inizio dicembre il direttore sportivo della squadra bianconera, Fabio Paratici, per false informazioni al pubblico ministero.
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Sull'esame di Suarez è tornata a parlare anche Giuliana Grego Bolli, ex rettrice dell'ateneo, che in un'intervista a Repubblica ha detto: "Quando mi hanno chiamato per dirmi che la Juventus stava cercando di fargli fare l’esame di italiano, mi hanno dovuto spiegare chi fosse Suarez. Nella mia famiglia sono tutti juventini, io non guardo le partite". La ex rettrice, che ha rassegnato le dimissioni e che è indagata per falso e rivelazione di segreto d’ufficio, ha spiegato: "Ho pensato che fosse un buona opportunità per rilanciare la visibilità del mio Ateneo" e ha assicurato che il club bianconero non l’ha "mai contattata" e ha aggiunto: "Ci parlava il direttore generale Simone Olivieri, a cui ho affidato l’organizzazione".
La scelta di anticipare la sessione di esame "è stata parte dell’operazione di promozione dell’Ateneo ed è legittimo istituire una sessione aggiuntiva. L’avrei fatto anche se il candidato non si fosse chiamato Suarez. Inoltre mettere l’esame il 17 serviva a evitare i rischi di assembramento dovuti alla presenza di un calciatore così famoso. Il 22 ci sarebbero stati altri 40 candidati a sostenere l’esame di lingua e i test di ingresso per i corsi di laurea. È stata una mossa giusta, la rivendico".