Un Mussolini nella Lazio Primavera. Romano Floriani si fa spazio nel calcio
Nel mondo del calcio sono tanti i giocatori che devono sopportare le pesanti pressioni di un cognome importante, di solito per via di un padre ex campione sul campo o di un genitore che ha fatto la storia sulla panchina di un club. Nella Lazio Primavera c’è però un giovane calciatore che ha un cognome che non può in alcun modo passare inosservato: Romano Floriani Mussolini.
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Il classe 2003 è il figlio di Alessandra Mussolini e Mauro Floriani, nonché pronipote di Benito Mussolini. Il doppio cognome è certamente ingombrante per un ragazzo che ha appena compiuto 18 anni e che sta cercando di farsi spazio nel calcio che conta senza pensare troppo alle vicende legate alla sua famiglia. “Rischio strumentalizzazioni? Non c'è nulla da commentare, è un tema da cui preferisco stare fuori. Sulla sua vita e sulle sue cose, mio figlio non vuole alcun tipo di intromissione” il commento di Alessandra Mussolini sulla vicenda.
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A tessere le lodi del terzino destro dal doppio cognome, passato anche per la Roma, è Mauro Bianchessi, responsabile delle giovanili bianconcelesti: "Un ragazzo veramente umile, un grandissimo lavoratore che non si è mai lamentato anche se per due anni non ha giocato un minuto. A me - dice Bianchessi - piaceva e piace ancora, è un tardivo, un longilineo, e i longilinei arrivano sempre dopo. Si è guadagnato i galloni prima con l'under 17 e poi con l'under 18, secondo me non è ancora pronto ma ha ancora margini di crescita e può uscire un giocatore vero. Un problema il suo cognome? Non ho mai parlato con i genitori, non si sono mai interessati dell'andamento sportivo del ragazzo. Per me il cognome non influisce, in campo va chi merita. È un bravo ragazzo, faceva parte già del gruppo prima che arrivassi io. È molto bravo a scuola, dimostra grande intelligenza".
E ora dopo che il suo nome, ma soprattutto il suo cognome, ha fatto il giro dell’Italia per il giovane Romano c’è però solo un obiettivo: l’esordio con la Lazio Primavera.
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