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Esame farsa, Luis Suarez dai pm confessa tutto: "Sapevo le domande in anticipo"

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“È vero, ho ricevuto l’email dalla professoressa Stefania Spina, e quelle che c’erano dentro potevano essere le domande che poi mi hanno fatto all’esame”. Ha detto più o meno così, in spagnolo, tradotto da un interprete perché effettivamente di italiano non parla una parola, il calciatore uruguaiano Luis Suarez, ascoltato venerdì mattina come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sul suo esame farsa tenutosi all’università per gli Stranieri di Perugia il 17 settembre. Collegato in videoconferenza dalla Spagna, el pistolero ha risposto per poco meno di due ore alle domande che gli hanno fatto il Procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone e i sostituti procuratori, Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti.

Nel corso dell’ audizione, che si è svolta nell’aula degli Affreschi, nel palazzo della Corte d’Appello a Perugia, gli inquirenti gli hanno anche chiesto chiarimenti sulle fasi iniziali dei contatti con la Juventus e di quelli finali. Di questo è stato chiesto conto anche al manager, e legale di Suarez, anche lui ascoltato venerdì mattina.

E, secondo quanto trapela, Suarez ha detto che già tra il 28-29 agosto era stato siglato un preliminare di contratto con la Juve per il suo passaggio al club bianconero. Quanto invece alla fine dei rapporti con la Juve, è emerso che attorno al 14 settembre lui e il suo entourage, avrebbero ricevuto una telefonata da Fabio Paratici che gli diceva che non se ne sarebbe più fatto nulla del suo passaggio al club di Torino.

Del resto ormai, che l’esame per la certificazione di lingua italiana sia stato una farsa, lo hanno certificato non solo le email della professoressa Stefania Spina inviate al giocatore e sequestrate dai militari della guardia di finanza con le domande dell’esame, ma anche le ammissioni dell’esaminatore, Lorenzo Rocca e lo stesso video dell’esame agli atti di indagine. Gli inquirenti però non puntano a questo, ma alla sospetta fuga di notizie sull’indagine che potrebbe aver portato la Juventus a fare una strana marcia indietro, a ridosso dell’esame, quando dal Viminale non era stata per nulla sbarrata la strada alla concessione della cittadinanza a Suarez in tempo utile per le scadenze sportive.

A proposito di sport, alla Procura di Perugia, dopo l’esecuzione delle recenti misure cautelari, che hanno portato alla sospensione della Rettrice, Giuliana Grego Bolli, del dg, Simone Olivieri e della professoressa Stefania Spina, non è arrivata ancora alcuna richiesta dalla giustizia sportiva, come invece era stato fatto a ridosso delle perquisizioni del 22 settembre scorso quando i finanzieri del comando provinciale di Perugia, guidato dal colonnello, Danilo Massimo Cardone, avevano sequestrato documenti e computer. Le misure cautelari erano scattate dopo quei riscontri. Adesso le prossime tappe saranno in parte scandite dal tribunale del Riesame a cui ha fatto ricorso il dg, Simone Olivieri che, al contrario della Rettrice, Grego Bolli, non si è dimesso. La Procura ha ancora qualche giorno per depositare gli atti prima della fissazione dell’udienza.

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