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La Roma ribalta lo Young Boys. Peres e Kumbulla da rimonta

Alla Roma é bastato uno squarcio di secondo tempo più volenteroso ed energico, impreziosito dai suoi uomini di qualità migliori, per piegare lo Young Boys 2-1 in rimonta e partire in Europa League con il piede giusto. L’ampio turn over con cui Fonseca ha iniziato il match ha condizionato larga parte della sfida dei giallorossi, apparsi disorientati e disattenti nella costruzione del gioco, proprio per l’assenza dei giusti automatismi. Il caos in fase di impostazione ha favorito le incursioni dei campioni svizzeri andati in vantaggio al 14’ con un rigore generoso fischiato contro Cristante per l’atterramento al limite dll’area di di Rieder. Fonseca ha aspettato che la Roma dei rincalzi si svegliasse dal torpore ma dopo un’ora di gioco noioso e senza guizzi, ha cambiato volto alla squadra, sfruttando i cinque cambi a disposizione con le nuove regole. Con in campo Dzeko, Mkhitaryan e Veretout si è vista una Roma diversa, capace in cinque minuti, dal 69’ al 73’, di ribaltare il match con Peres al 69’ su passaggio illuminante del bosniaco e poi con Kumbulla di testa, che sfrutta al meglio un assist millimetrico dell’armeno. Passato il rischio la squadra ha poi gestito il vantaggio senza troppi affanni portando a casa tre punti pesanti e salendo in testa al girone insieme al Cluj che ha superato fuori casa il Cska Sofia per 2-0. Lo Young Boys ha sempre fatto male in casa alle italiane (Udinese, Napoli e la Juventus della Champions 2018-19) ma stavolta i cambi della Roma hanno fatto la differenza sul sintetico del "Wankdorf Stadion" di Berna.

 

  

 

Fonseca opta per un nutrito turnover cambiando nove uomini rispetto al match contro il Benevento: gli unici confermati dal primo minuto sono Pedro e Cristante, con Pau Lopez in porta, Kumbulla, Fazio e Juan Jesus come trio difensivo con punta centrale il neoacquisto Mayoral. Per gli svizzeri nell’undici titolare von Ballmoos, Burgy e Maceiras. Sono gli svizzeri a provare a mantenere, sotto una pioggia pungente, l’iniziativa imponendo ritmi alti. Al 13’ Roma è subito costretta ad inseguire a causa di un rigore generoso fischiato per un dubbio contatto di Cristante su Rieder, più lesto nel raggiungere una palla vagante al limite dell’area. Il camerunense con cittadinanza francese Nsamé dal dischetto non sbaglia. La squadra di Fonseca cerca di scuotersi, gli svizzeri aggrediscono e non permettono ai giallorossi di impostare con ordine. E appena provano ad alzare il pressing, gli svizzeri sono più rapidi nel l’affondare. La Roma fa fatica a tenere palla e a muoverla velocemente e soffre in mezzo al campo con Cristante e Villar che non riescono a fare gioco. Non ci sono azioni pericolose da parte di giallorossi, imbrigliati dagli svizzeri, dotati di ottima corsa e di sfruttare al meglio il campo in sintetico. L’ampio turnover non aiuta la Roma a giocare da squadra, mancano gli automatismi ma le difficoltà sono dovute anche alla scarsa incisività in fase di costruzione. L’unico squillo arriva al 40’ con Carles Perez che in corsa, dopo un dribbling, si avvicina davanti al portiere ma viene disturbato proprio nel momento di calciare da Zesiger. Nella ripresa Fonseca fa entrare Spinazzola per Karsdorp per cercare di dare maggiore ritmo alla squadra apparsa troppo imballata. Pochi sono però i giocatori che accompagnano le azioni sugli esterni, non si attacca l’area con i tempi giusti e la Roma finisce per chiudersi in un imbuto senza impensierire mai gli svizzeri, sempre ordinati e precisi. Serve una scintilla per ribaltare il match e poco prima del 60’ il tecnico portoghese punta sull’usato sicuro facendo entrare Dzeko (per Mayoral), Mkhitaryan e Veretout (fuori Pedro e Villar). Il bosniaco si abbassa sulla linea di centrocampo, diventa regista della squadra quando serve e al 69’ la Roma trova il pareggio con Bruno Peres imbeccato proprio da Dzeko con un passaggio al millimetro. Ora la Roma ha un altro peso, altra qualità e intensità dando l’impressione di avvicinarsi con più facilità all’area. E al 73’ arriva il sorpasso con Kumbulla che centra la porta di testa su cross delizioso di Mkhitaryan. L’ex giocatore del Verona impreziosisce così il suo debutto in Europa e lancia la Roma verso tre punti pesanti.