caso internazionale
Nordcoreano trasferito, l'Onu contro la Juventus
Ci mancava soltanto l’Onu. Secondo l’Equipe un rapporto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite chiama in causa la Juventus per il trasferimento del nordcoreano Han Kwang Son, non consentito secondo le sanzioni comminate a Pyongyang per non aver rinunciato al proprio programma nucleare. Secondo quanto stabilito, infatti, gli stati membri avrebbero dovuto rimpatriare i lavoratori nordcoreani entro dicembre 2019, mentre l’attaccante - allora in prestito dal Cagliari - è stato riscattato a gennaio 2020 per essere ceduto in Qatar all’Al Duhail. Un movimento di mercato citato come esempio di trasferimento di lavoratore che avrebbe dovuto essere annullato.
Sulla vicenda è intervenuto anche Antonio Razzi, ex senatore e tifoso bianconero oltre che amico del leader nordcoreano Kim Jong-un. «Non capisco tutti questi contro la Juventus. Quando uno è miliardario - ha spiegato Razzi a Radio Punto Nuovo - gli stanno tutti addosso come a Trump. Oggi si ricordano che nel 2016 non ha pagato le tasse? Oggi si ricordano che Han era della Juventus? A suo tempo, due Parlamentari del PD fecero ricorso per tesseramento di Han perché mandava i soldi per le bombe atomiche, tutte ca(…). Come fa Han a mandare i soldi in Corea? È stato tesserato dal Cagliari, l’ha dato in prestito al Perugia e questo ricorso è stata una grande fesseria. La FIGC ha dovuto dare 60.000 euro alla scuola calcio di Corciano che aveva una ventina di ragazzi dalla Corea del Nord. Il dittatore non c’entra niente. Io ero presidente della bilaterale Italia-Corea, nel 2000 l’Italia è stata la prima ad aprire i dialoghi con la Corea del Nord. Sono sempre dell’idea che il dialogo porta alla pace, muro contro muro non fa bene a nessuno. La Juventus che c’entra? L’ha comprato dal Cagliari. Han è un grande calciatore, l’ho visto giocare anche a Perugia». Poi una battuta sul caso Suarez. «Sicuramente io non l’ho preso il B1, sono ancora un asino».