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Uno street food indigesto per Immobile. E Ciro si consola col mattone

Andrea Giacobino
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Il cibo d’asporto non è un grande affare per Ciro Immobile. Il giocatore-simbolo della Lazio, infatti, due anni fa ha lanciato attraverso la sua 9 Invest il fast food «Rraù Street» che però non è decollato. Lo si legge nel bilancio 2019 della società, approvato pochi giorni fa a Napoli, di cui il calciatore è socio di larga maggioranza mentre il fratello Luigi ne ha il 10%. «Durante l’esercizio appena trascorso - dice la relazione sulla gestione – la società ha proseguito nell’attività di vendita di cibi da asporto nel centro storico di Napoli che purtroppo non ha prodotto i risultati attesi, circostanza che ha reso necessario l’intervento dei soci per finanziare il business».

La 9 Invest, comunque, «ha consolidato la strategia di investire in numerose start-up innovative, con l’obiettivo di poter massimizzare detti investimenti, usufruendo dei vantaggi fiscali». Immobile, al cui 9 Invest ha diverse partecipazioni in carico per 1,1 milioni di euro, ha investito nel food delivery con lo 0,4% di Moovenda e lo 0,7% di OffLunche e ha rilevato l’1,4% di ShapeMe, primo servizio online che promuove il benessere dei privati e dei dipendenti delle società con massaggi on-demand. In 9 Invest, poi, ci sono fra l’altro lo 0,29% della fiorentina Keesy che ha sviluppato un sistema di self check-in innovativo per strutture extra-alberghiere, l'1,5% della Ztt di Lecce, che elabora piattaforme per l'offerta al pubblico da parte di terzi di servizi di sharing mobility e quasi il 5% di Ace Venture Uno. Start-up a parte, Immobile con l’altra sua società 17 Invest continua investire sul mattone fra Napoli e Venezia.
 

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