Il Frosinone sfiora l'impresa, vince con lo Spezia ma non basta per andare in serie A
Non basta la vittoria al Frosinone, che getta il cuore oltre l’ostacolo a La Spezia ed espugna 1-0 il Picco, ma vede i padroni di casa festeggiare la promozione in Serie A grazie alla miglior posizione in classifica nella stagione regolare, terzo posto contro l’ottavo dei canarini. Sconfitta dolcissima per gli spezzini, che festeggiano la prima promozione in Serie a nei 114 anni di storia del club nel paradosso di uno stadio vuoto, mentre sulle recinzioni della curva Ferrovia si assiepano un migliaio di tifosi in barba all’emergenza Covid, con fumogeni e bandiere ben visibili dal campo.
È una gara ricca di rimpianti per il Frosinone, che una volta prese le misure alla squadra di Italiano prende in mano le redini dell’incontro producendo le occasioni più ghiotte. Come il palo di Beghetto al 12’, che da posizione invitante colpisce troppo con l’esterno dopo l’imbeccata di Novakovich e centra il legno alla destra di Scuffet, provvidenziale sul finire di tempo sul piazzato da fuori di Rohden su suggerimento di Ciano. Stesso asse, dinamica differente, per il vantaggio siglato al 62’: Novakovic fa la sponda, Ciano prolunga di tacco in verticale e libera lo svedese che di destro trafigge il portiere avversario. È il preludio ai 30 minuti di assedio finale dei ciociari, che premono ma non riescono a trovare il gol necessario a ribaltare la situazione. Nesta perde pure Novakovich, uscito zoppicante, prova a passare alla trazione anteriore con gli innesti di Paganini e Citro e in pieno recupero provoca un paio di brividi agli spezzini, ma non riesce a modificare il risultato.