match point fallito

L'Udinese gela i bianconeri. Festa Juve rimandata

La Juventus fallisce il primo match point Scudetto, l’Udinese si avvicina sempre di più alla salvezza. L’incredibile 2-1 della Dacia Arena per firmato da De Ligt (quarto gol stagionale), Nestorovski e Fofana rimanda la festa bianconera per il nono titolo consecutivo di Campioni d’Italia. Alla squadra di Sarri basterà comunque vincere contro la Sampdoria domenica sera all’Allianz Stadium per conquistare lo Scudetto numero 36. In teoria la Juventus potrebbe diventare campione d’Italia anche sabato sera, senza giocare, se l’Atalanta perderà con il Milan e l’Inter non batterà il Genoa. Bianconeri deludenti, in difficoltà di fronte alla fisicità di una Udinese che ha lottato fino alla fine per portare a casa tre punti fondamentali per la salvezza. I friulani di Gotti (ex vice di Sarri al Chelsea, ndr) salgono a quota 39 punti a + 7 sul Lecce a tre turni dalla fine. Pjanic ancora fuori nell’undici titolare della Juventus. Sarri conferma Ramsey a centrocampo, al fianco di Bentancur e Rabiot. In difesa gioca Danilo a destra e non Cuadardo, con Rugani al fianco di De Ligt vista l’assenza di Bonucci per squalifica. In attacco rientra Bernardeschi nel tridente al fianco di Ronaldo e Dybala. Nell’Udinese, Gotti perde in attacco Lasagna e schiera Nestorovski al fianco di Okaka. Prima della partita, lo speaker della Dacia Arena ha rivolto un saluto commosso a a Stefano Borghes, il bambino morto ieri cadendo in un pozzo a Gorizia.

 

  

 

 

 

Nel primo tempo è la Juventus a prendere subito in mano le redini del gioco, la squadra di Sarri si installa stabilmente nella metà campo friulana e dopo 4’ si rende subito pericolosa con Ronaldo. Dopo un brivido corso da Szczesny per un palo colpito accidentalmente da Dnilo, su cross velenoso di Sema, i bianconeri sfiorano il vantaggio prima con un quasi autogol di Nuytinck e poi con un sinistro dal limite di Dybala respinto da Musso. Di fatto si gioca in una sola metà campo, quella dell’Udinese. Poco prima della mezzora, di nuovo Juve pericolosa con un destro da fuori di Ronaldo di un soffio a lato. Forse stimolato dalle voci di un interesse della Juve, De Paul prova a guidare la reazione dell’Udinese. Il regista argentino reclama anche un rigore per un presunto fallo di Ramsey, che Irrati considera invece regolare. Poco prima dell’intervallo, però, la Juve passa con un gran destro incrociato dalla distanza di De Ligt al 42’. In avvio di ripresa, Udinese subito pericolosa con Nestorovski fermato da Szczesny. La replica della Juve con un sinistro dal limite di poco fuori di Dybala. La squadra di Sarri sembra però tornata in campo molle e svagata, forse già sicura di aver chiuso la pratica. Così al 52’ arriva il pareggio dell’Udinese firmato da Nestorovski con un colpo di testa su cross di Sema. Clamorosa nell’occasione la dormita di Alex Sandro, che si perde totalmente l’attaccante macedone. Sarri prova a correre ai ripari e manda in campo Douglas Costa al posto di un impalpabile Bernardeschi, dentro anche Matuidi per Ramsey e Cuadrado per Danilo. Con il passare dei minuti le squadre si allungano, complice il gran caldo, e si aprono spazi da una parte e dall’altra. La Juve spinge, ma l’Udinese non concede nulla. Ronaldo, Dybala e Alex Sandro ci provano dalla distanza, ma le polveri sono bagnate. Sul fronte opposto ci prova di testa Okaka, su punizione di De Paul, ma palla alta. In pieno recupero accade l’impensabile: contropiede micidiale di Fofana, che supera di forza due giocatori, salta De Ligt e infila Szczesny in uscita. Vince l’Udinese, Juve beffata.