dopo l'incidente
Alex Zanardi operato per la terza volta, intervento riuscito ma resta grave
Terza operazione in diciassette giorni per Alex Zanardi, ricoverato dal 19 giugno scorso in terapia intensiva al policlinico di Santa Maria delle Scotte di Siena in seguito ai traumi riportati nell'incidente contro un camion lungo la strada provinciale 146, nel comune di Pienza (Siena), durante una tappa in handbike della staffetta benefica "Obiettivo Tricolore".
Da alcuni giorni non veniva più diramato un bollettino medico sulle condizioni del campione paralimpico bolognese. L'intervento, spiegano dal policlinico senese, era programmato, è stato eseguito dai professionisti del maxillo-facciale e della neurochirurgia, ed è stato volto alla ricostruzione cranio-facciale e alla stabilizzazione delle zone interessate dal trauma riportato in seguito all'incidente. Si è trattato di un'operazione complessa, con una equipe chirurgica multidisciplinare, durata cinque ore.
"Le fratture erano complesse - spiega il professor Paolo Gennaro, direttore della Uoc Chirurgia Maxillo-Facciale dell'Aou Senese - e questo ha richiesto un'accurata programmazione che si è avvalsa di tecnologie computerizzate, digitali e tridimensionali, fatte a misura del paziente. La complessità del caso era piuttosto singolare, anche se si tratta di una tipologia di frattura che nel nostro centro affrontiamo in maniera routinaria".
Dopo l'intervento, Zanardi è stato nuovamente ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dove resta sedato e ventilato meccanicamente: le sue condizioni rimangono stabili dal punto di vista cardio-respiratorio e metabolico, gravi dal punto di vista neurologico, la prognosi rimane riservata.
"Il paziente - informa l'Azienda ospedaliera - viene valutato quotidianamente dai professionisti che lo hanno in cura e sulla base di questo, anche in accordo con la famiglia Zanardi, l'Aou Senese comunica che il prossimo bollettino verrà diramato non appena ci saranno significative variazioni del quadro clinico dell'atleta". E' ancora presto, quindi, perché lo staff medico che segue l'ex pilota di Formula 1 prenda una decisione su un suo possibile risveglio, con la diminuzione del dosaggio dei farmaci che inducono il coma, e possa quindi valutare l'entità dei danni neurologici. Sarà comunque importante verificare come Zanardi supererà la notte dopo questo terzo intervento chirurgico.
Sul fronte dell'indagine, intanto, non si registrano novità. Una settimana fa la procura di Siena ha affidato all'ingegnere Dario Vangi, professore dell'Università di Firenze, la consulenza tecnica per compiere la perizia sulle cause e sulla dinamica dell'incidente che ha coinvolto il campione paralimpico. L'incarico è stato conferito dal procuratore capo Salvatore Vitello e dal pm Serena Menicucci. A Vangi, docente di progettazione meccanica e costruzione di macchine al Dipartimento di ingegneria industriale, tra i maggiori specialisti in infortunistica stradale, toccherà accertare "la dinamica" con cui si è verificato l'impatto tra l'handbike di Zanardi e l'autocarro guidato da Marco Ciacci, 44 anni, trasportatore residente a Castelnuovo Berardenga (Siena), al momento l'unico indagato "per atto dovuto", come hanno ribadito più volte i magistrati.
Anche Ciacci ha nominato un proprio consulente, il professore Mattia Strangi, docente di progettazione dei sistemi di trasporto all'Università di Bologna. A Vangi spetterà poi accertare, oltre alla dinamica, anche "le cause" dell'incidente, compresi eventuali difetti di costruzione o guasti sopravvenuti all'handbike guidata da Zanardi e sequestrata dai carabinieri insieme al camion di Ciacci. Inoltre, dovrà essere fatta anche una valutazione del manto stradale della provinciale 146 tra Pienza e San Quirico d'Orcia (Siena).
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