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Fonseca: "La Roma ha le basi per vincere. Ma ora fateci allenare"

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Paulo Fonseca oggi in conferenza stampa a Trigoria

Il tecnico: non capisco perché si può correre al parco e a Trigoria no

Filippo Biafora
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Prima il dottor Causarano, poi mister Fonseca. All'interno della Roma sono rimasti tutti stupiti e spiazzati dalla decisione del Governo italiano di non permettere la ripresa degli allenamenti e questa mattina - intervistato da Tele Radio Stereo - è toccato all'allenatore giallorosso ribadire una posizione di contrarietà per il nuovo DPCM che entrerà in vigore dal 4 maggio: “È difficile capire perché si possa andare a correre in un parco e poi non ci si possa allenare a Trigoria, dove ci sono tutte le condizioni per far lavorare in maniera sicura i nostri giocatori. Nel nostro centro sportivo c'erano e ci sono tutti i presupposti per organizzare sedute di allenamento personalizzate in sicurezza. La Roma può aiutare a dimenticare questo grave problema sociale. Se abbiamo una squadra che può far sognare tutti i romanisti, sicuramente la gente sarà più contenta, più serena, lascerà da parte più facilmente i problemi per un pochino di tempo. I tifosi giallorossi sono veramente appassionati, è bellissimo. Io, lo ripeto, sono orgoglioso del mio club, perché la Roma ha fatto un grande lavoro in questo periodo a livello sociale ed è il risultato più importante”. Il tecnico, che ha rivelato di essersi innamorato della squadra capitolina e dei tifosi dell'Olimpico nella gara di ritorno degli ottavi di Champions contro il suo Shakhtar, ha poi analizzato la questione dell'ambiente, da sempre uno dei temi più delicati delle discussioni all'interno del mondo romano e spesso utilizzato come scudo per giustificare le mancate vittorie: “La questione è sportiva, l'ambiente c'è da tutte le parti, esiste in qualsiasi club. Penso che se vogliamo vincere, abbiamo bisogno di creare le condizioni per farlo. La Roma è più grande rispetto alle altre perché ha una grande forza, i tifosi, l'amore della propria gente. È vero, ci sono molte critiche, ma questa è la dimostrazione di quanto sia grande la Roma. Se non vogliamo critiche, pressioni, allora non possiamo ambire ad essere grandi. Certo, poi ci sono gli investimenti, che non possono essere quelli di club più blasonati, ma si sta lavorando per creare delle condizioni per lottare sul campo con le società che spendono tanti soldi”. La chiusura di Fonseca è l'ennesimo segnale di un profondo legame che si è instaurato tra il portoghese e tutto ciò che ruota intorno alla squadra: “Sono innamorato della Roma, non solo del club, ma anche della città. È un sentimento forte, autentico. Il rapporto, poi, coi tifosi è unico. Anche nella nostra società c'è un'atmosfera positiva, ci sono tante persone capaci che lavorano per il bene della Roma. Sono orgoglioso di essere l'allenatore di questo club.

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