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14 giugno, ultimatum della Lega

È l'ultima data utile per la ripresa. E continua il botta e risposta tra Figc e ministro Spadafora

Simone Pieretti
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A questo punto, è guerra su tutto il fronte. Il Calcio da l'ultimatum al Governo, il Ministro dello Sport replica in maniera vigorosa. Durante il Consiglio informale di Lega, è emersa delusione per il dpcm in cui non sono state previste le date di ripartenza del calcio. Al Governo sarebbero state chieste due date (il condizionale è d'obbligo) quella per la ripartenza degli allenamenti e quella per il campionato, sarebbe stato disatteso un accordo politico tra le parti raggiunto nei giorni scorsi. La replica del Ministero dello Sport non si è fatta attendere. «La data della ripartenza del campionato è stata espressamente esclusa dalla discussione intercorsa nella riunione con FIGC, Leghe e tutte le componenti del mondo calcistico tenuta la settimana scorsa - si legge nella nota - su questo il Ministro si aspetta il chiarimento del presidente della Figc Gravina. Nessun accordo sul riavvio della Serie A è stato raggiunto nei giorni scorsi. Il protocollo presentato e oggetto di approfondimento in questi giorni infatti riguarda esclusivamente la ripresa degli allenamenti».  Per approfondire leggi anche: Spadafora: ma quale complotto La Lega Serie A considera il 14 giugno l'ultima data utile per far ripartire il campionato e i club vogliono 4 settimane per rimettere in condizione i calciatori. Era stata una giornata ammantata di cauto ottimismo, con il presidente della Figc Gravina disposto a firmare «l'armistizio»; spiazzato dal giudizio negativo del Comitato Tecnico Scientifico del Governo sul protocollo presentato, il numero uno della Federcalcio... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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