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Totti: la ripresa? Sarebbe solo per andare avanti

L'ex capitano della Roma critico: non è calcio senza tifosi e ora bisogna pensare solo alla salute

Francesca Schito
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"In questo momento si deve pensare più alla salute che al pallone". Francesco Totti continua a dare spettacolo su Instagram durante la lunga quarantena, ma stavolta fornisce anche pillole preziose in vista della ripresa. L'ex capitano e dirigente giallorosso, in un lungo dialogo con l'attore Salvatore Esposito, invita i vertici del calcio italiano a riflettere con attenzione sulla ripartenza: "Fare una partita di calcio a porte chiuse, senza poter stare nello spogliatoio con gli altri, con tutti i giocatori che si fanno la doccia da soli e mangiano in camera: è calcio questo? Sarebbe tanto per andare avanti. Qualcuno dovrà decidere e aspettiamo il responso ma in questo momento, secondo me, le società dovrebbero scendere in piazza, solo che ce ne sono alcune che vogliono continuare e i giocatori sono a disposizione dei club: se ti impongono qualcosa, non puoi rifiutarti". Archiviata la stretta attualità, Totti ha parlato anche del suo futuro professionale: "Spero che questo lavoro di scout mi porti a scoprire il nuovo Totti, il nuovo Cannavaro. L'occhio ce l'ho, mi basterebbe veramente poco. Se fossi una società, tornerei a puntare sul settore giovanile: bisogna dare la possibilità ai giovani italiani di realizzare il loro sogno. Punterò sui giovani, vorrei farli crescere, anche sbagliando". Secondo l'ex capitano giallorosso, puntare sui giovani aiuterebbe le società anche alla luce delle possibili minori entrate sul mercato: "Si potrebbe tornare alla normalità, mi sembra una pazzia che un giocatore di 20 anni, per quanto Mbappé diventerà uno dei più forti al mondo, costì 200 milioni, è un'eresia. Stesso discorso per gli ingaggi: se ci sono questi soldi in giro è giusto che li guadagnino, ma se si facesse un passo indietro sarebbe un bene. Io a 20 anni guadagnavo un millesimo di quello che guadagnano oggi". Puntuale arriva il riferimento alle sue scelte da calciatore: "C'è stato un momento in cui stavo per dire sì al Real Madrid, era l'unica squadra per cui avrei lasciato la Roma, ma l'amore della gente, gli amici e la famiglia mi hanno fatto riflettere. La vittoria più grande e bella è stata indossare una sola maglia, era il mio sogno e l'ho realizzato". Con un napoletano doc come Esposito dall'altra parte del monitor, Totti si lascia andare a frasi al miele nei confronti del Napoli: "Sarebbe bello un gemellaggio Roma-Napoli, una cosa bellissima, un ritorno alle vecchie maniere. Maradona era il calcio, il migliore di sempre, entrava in campo e si divertiva, come se la palla cercasse lui. Il calcio di prima era più bello di quello attuale, c'era più tecnica, respiravi un'aria diversa. Incontravi squadre di bassa classifica ma avevano giocatori come Baggio e Signori".   --

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