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Rezza rincara la dose: "Impossibile giocare ora"

Il professore Giovanni Rezza

Il professore dell'Iss: "Se si riprende, porte chiuse obbligate"

Alessandro Austini
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«La mia è stata una battuta per sdrammatizzare il momento drammatico che stiamo vivendo. Non pensavo intervenissero Diaconale, la Lazio per dire di non fare il tifoso, ho fatto una semplice battuta. Quella sulla ripresa del campionato era una domanda seria ed ho risposto in maniera seria, oggi c'è lockdown totale, come si può pensare alla riapertura del campionato ora?». Giovanni Rezza, dirigente di ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità ed epidemiologo, è intervenuto su Radio Punto Nuovo per spiegare la battuta di ieri («La ripresa del campionato? Da romanista direi di no...) e ribadire la sua posizione in merito ad una ripartenza della stagione calcistica, fermata dalla pandemia di Covid-19. «È chiaro che se in qualche modo si pensa di riaprire, allora verrà valutato e si applicheranno protocolli di sicurezza sanitaria - spiega Rezza - molto dipenderà anche da ciò che verrà deciso a livello europeo, penso alle Coppe Europee. È chiaro che l'onorevole Zampa distorce il naso per stadi pieni, concerti, creare assembramenti è pericoloso. Sul riprendere a giocare in sicurezza è un discorso diverso, si possono applicare protocolli per ridurre il rischio di contagio». «Evitare lo scudetto per la Lazio? Ho tantissimi amici laziali, la mia è stata veramente una battuta per il momento complicato. In questo momento non si può pensare a partite che si svolgano con assembramenti, partite a porte chiuse hanno un punto interrogativo perché c'è un lockdown. Ovviamente si pensa ad una fase 2, quindi alla riapertura di determinate attività, come quelle produttive. Non le decido io certe cose, ma qualora il Governo decidesse di riaprire anche alcune attività ricreative, come quelle sportive, allora l'importante è che si facciano con la massima sicurezza. La decisione spetta alla politica, grazie alla consulenza del comitato scientifico. Il calcio è un settore sportivo tra i più ricchi e la gente è molto interessata, nel momento in cui si è chiuso il campionato, ognuno di noi si è sentito smarrito. Però vorrei ricordare di Atalanta-Valenci,a che ci sono stati episodi che hanno drammatizzato la situazione, perciò parlo di massima sicurezza possibile per minimizzare i rischi. Ripeto, la mia è stata una semplice battuta e poi ho espresso il mio parere. Se allora mi chiedessero cosa farei io al Governo - conclude Rezza - direi di riprendere con sicurezza».

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