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L'ex medico della Nazionale: "Campionato a maggio? Difficile"

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Enrico Castellacci

Castellacci: non tutti hanno le strutture necessarie

Alessandro Austini
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«Domani si riunirà la Commissione tecnico scientifica per la ripresa del calcio: la Figc deve ovviamente pensare alla ripartenza, vedremo quali saranno le linee guida che saranno stilate da questi esperti, anche se vedo difficile fissare la ripresa del campionato per il 30 maggio». Lo ha detto a «Lady Radio» l'ex responsabile medico della Nazionale e presidente dell'Associazione medici di calcio, Enrico Castellacci. «Bisogna vedere anche se le linee guida, che saranno sicuramente molto puntuali e precise, saranno veramente attuabili, perché non tutti hanno a disposizione le strutture necessarie - ha aggiunto Enrico Castellacci -, penso per esempio al calcio delle categorie inferiori». Castellacci è poi tornato sulle polemiche seguite all'opinione espressa ieri, sulla possibile ripresa del campionato di serie A, da parte di Giovanni Rezza, dirigente di ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità ed epidemiologo. «Mi addolora molto che ci siano polemiche in questo momento difficile: non hanno senso, ognuno deve fare le sue riflessioni - ha sottolineato il professor Enrico Castellacci - Rezza ha semplicemente fatto un'osservazione da professionista: a 15 giorni dalla ripresa degli allenamenti sembra un po' troppo presto pensare alla ripresa del campionato, per di più di fronte ai tanti morti che ci sono stati a causa del Coronavirus». Nelle valutazioni che la Figc farà per un'eventuale ripresa degli allenamenti, sarà ascoltata anche l'Associazione medici di calcio che il professor Enrico Castellacci presiede. «Il nostro sarà sicuramente un parere importante, noi siamo i portavoce delle perplessità che potremo avere direttamente sul campo - ha concluso Enrico Castellacci - non ha grande importanza il fatto che domani noi non saremo presenti: chi scriverà le linee guida dovrà tener conto che determinate disposizioni non potranno essere prese alla lettera da chi è sul campo, proprio per la loro non fattibilità in certe realtà; dunque si dovrà fare attenzione al fatto che queste linee guida non risultino alla fine inutili». 

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