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"Cura Italia, serve chiarezza per lo sport"

Asi, Ugl Coni: "Possibili anomalie sui fondi"

Marco Gorra
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Ugl Coni e Asi chiedono chiarezza: "La paventata intenzione, da parte di alcuni consigli federali, di utilizzare il Fondo di Integrazione Salariale (FIS) - previsto dal Decreto “Cura Italia” - per i lavoratori delle stesse, fa emergere una questione giuridica: Sport e Salute Spa già eroga un contributo pubblico per il funzionamento delle FSN comprensivo del costo del personale in base al dimensionamento stabilito. Ove si dovesse accedere a ulteriori fondi pubblici per lo stesso istituto si prefigurerebbe un'anomalia?". “Questo, soprattutto, alla luce di una emergenza epidemiologica nella quale moltissime aziende necessitano di aiuti economici per poter sopravvivere. Oltre a una questione giuridica, si configura anche una tematica legata a un esempio che deve provenire dal mondo dello sport, che si fonda su principi di lealtà e moralità, e del Sistema Sportivo Italiano”, ha spiegato il senatore Claudio Barbaro, Presidente di Asi. L'Ugl ha già inviato una lettera al Coni, a Sport e Salute Spa e alle Federazioni Sportive Nazionali interessate, chiedendo di "fare chiarezza sulla predetta problematica anche per scongiurare un eventuale meccanismo che potrebbe allargarsi a tutte le Federazioni e coinvolgere fortemente il sistema sportivo italiano allargando a macchia d'olio una problematica di natura giuridica, morale ed economica meritevole sicuramente di un approfondimento da parte degli organi preposti".

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