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Il rugby italiano chiude la stagione in anticipo

Niente scudetto, sospese promozioni e retrocessioni. Il presidente del Coni Malagò critico

Luigi Salomone
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Arrivederci alla prossima stagione. La Federazione italiana rugby è la prima in Italia a decidere di chiudere anticipatamente l'attività agonistica per l'emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. Nessuna assegnazione dei titoli di campione d'Italia previsti dai regolamenti e, al tempo stesso, di tutti i processi di promozione e retrocessione. «Quando si prendono decisioni di questo tipo è sempre un bel problema - ha spiegato il presidente della Fir Alfredo Gavazzi - Bisogna purtroppo prendere atto della situazione e trovare soluzioni migliori». «È una decisione opinabile - ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malagò - Non ne condivido il timing, ma è nel diritto di ogni federazione decidere l'interruzione dei campionati. Credo che anche in altri sport si arriverà alla decisione presa dal rugby». Per il momento, però, nel calcio la speranza del presidente della Figc, Gabriele Gravina, è quella di riprendere a giocare per preservare la competizione sportiva e portare a termine i campionati.

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