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Dramma Dominik Paris, crociato rotto e stagione finita

Carlo Antini
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A due passi dal suo regno e dalla pista mitica della Streif per tre volte dominata tanto da farlo diventare un supereroe, il destino gli ha girato le spalle con una sterzata improvvisa. Dominik Paris chiude la sua stagione dorata proprio nel momento di massima forma, alla vigilia della gara delle gare, la discesa dell'Hahnenkamm che solo uomini dotati di talento e coraggio sono capaci di affrontare. Sul tracciato di Kirchberg, località austriaca distante una manciata appena di chilometri da Kitzbuehel, il discesista azzurro è scivolato in una curva nel corso di una sessione di allenamento in SuperG ed è caduto, lo sci ha preso troppa neve e il legamento del ginocchio destro ha fatto crack. «La mia stagione finisce qui. Non c'è molto da aggiungere», sono state le poche ma raggelanti parole di Paris, protagonista di un avvio di stagione straordinario al punto da essere in corsa anche per la Coppa generale e non solo per quella di specialità. «Nei prossimi giorni valuteremo, insieme allo staff medico, il da farsi», ha aggiunto l'azzurro consapevole che lo attenderà adesso una lunga riabilitazione. Dopo aver effettuato la radiografia e la risonanza magnetica presso una clinica di Kitzbuehel e dopo un consulto con la Commissione medica della FISI, è emersa la diagnosi che parla di rottura del crociato anteriore del ginocchio destro e microfrattura della testa del perone. Un verdetto che chiude qui, per quest'anno, la sua corsa verso nuovi traguardi. Paris rientrerà a casa per un pò di riposo e nei prossimi giorni sarà nuovamente a consulto con la Commissione medica federale per valutare l'ipotesi dell'operazione cui seguirà la fase di recupero. Il rammarico è tanto, così come la rabbia per dover fare a meno per tutta la stagione di un atleta che con 18 vittorie all'attivo in Coppa del Mondo, è il terzo sciatore italiano più vincente di sempre dietro Alberto Tomba e Gustav Thoeni. Il 27 e 28 dicembre scorso aveva nuovamente vinto in discesa libera sulla pista Stelvio di Bormio, ottenendo così cinque vittorie consecutive sulla stessa pista (quattro discese libere e un supergigante) e divenendo il primo sciatore a riuscire in una simile impresa. «Sono cose che non si vorrebbe mai che succedessero. La Federazione, come sempre, darà il massimo supporto a Paris perché si ristabilisca nei tempi più corretti. E aspetteremo il suo ritorno alle gare», ha commentato il presidente della FISI, Flavio Roda, che sintetizza il pensiero di tutti gli appassionati che si sono innamorati del talento azzurro, i questo talento amante del brivido e del rock duro dei suoi 'Rose of voltagè il gruppo metal di ottimo livello che incise anche un disco intitolato 'Timè. Quello che adesso servirà al campione di Merano (Bolzano), originario di Ultimo, per tornare ad essere il primo. E riconquistarsi un posto sul podio, lui che neppure tre giorni fa era riuscito a rompere l'incantesimo conquistando un secondo posto sulla pista di Wengen, da sempre stregata. Quanto serviva per affrontare al meglio la mitica Streif.

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