accuse di razzismo
Eniola Aluko, la calciatrice spara a zero sull'Italia: trattata come Pablo Escobar
Guardata a vista come se fosse una ladra, trattata in aeroporto come Pablo Escobar. Accuse pesanti nei confronti di Torino e dell'Italia quelle di Eniola Aluko, calciatrice inglese che in questi giorni ha lasciato la Juventus Women. "A volte Torino sembra un paio di decenni indietro nei confronti dei differenti tipi di persona. Sono stanca di entrare nei negozi e avere la sensazione che il titolare si aspetti che rubi", ha detto in un'intervista al Guardian. L'attaccante nigeriana e naturalizzata britannica ha affermato che spesso, atterrata all'aeroporto di Torino, i cani antidroga l'hanno "fiutata come fossi Pablo Escobar". Eniola detta Eni Aluko ha detto però di non aver subito "alcuna esperienza di razzismo dai tifosi della Juventus né nel campionato di calcio femminile", ma ha voluto evidenziare che "il tema in Italia e nel calcio italiano c'è ed è la risposta a questo che veramente mi preoccupa, dai presidenti ai tifosi del calcio maschile che lo vedono come parte della cultura del tifo". Le parole di Eniola Aluko "pesano come un macigno, ma non mi rassegno io, non si rassegnano migliaia di cittadini che quei pensieri li combattono ogni giorno, non si rassegna Torino. Perché Torino non è così", è il commento amaro della sindaca di Torino Chiara Appendino.