goleada della nazionale
Valanga azzurra: Armenia travolta 9-1
Arriva anche la lode. Dopo il record delle 10 vittorie consecutive e il sorpasso su Vittorio Pozzo con il successo in Bosnia, l'Italia del Mancio si migliora travolgendo l'Armenia a Palermo (9-1). Una goleada che, anche questa, entra nella storia come una delle più larghe. Sono 11 adesso le partite vinte, ma c'è dell'altro, gli azzurri chiudono per la prima volta a punteggio pieno il girone di qualificazione, il primo percorso netto della storia, e concludono l'anno solare con un altro 10: ancora quello delle vittorie su altrettante partite. Un numero nel destino di Roberto Mancini, uno dei migliori 10 italiani quando regalava gol e spettacolo da calciatore. Al Renzo Barbera c'è un'Italia con tante novità. Confermati Bonucci (95 presenze), Tonali, Jorginho e Barella. Tra i pali Sirigu, ex rosanero che fa subito il pieno di applausi, Di Lorenzo e Biraghi gli esterni, Romagnoli al fianco del capitano. Nel tridente Zaniolo, Chiesa dall'altra parte e Immobile centravanti. Si comincia con l'Armenia che prova a mettere paura agli azzurri e in effetti al 3° Sirigu deve dire no al sinistro di Babayan. Più che l'allarme, suona la sveglia perché l'Italia comincia a giocare, fioccano le verticalizzazioni e in un minuto, dall'8° al 9°, arrivano il vantaggio di Immobile e il primo gol in Nazionale di Zaniolo, servito proprio dal bomber della Lazio che poco dopo si divora il 3-0. È tutto facile, talmente tanto che Bonucci si distrae e concede qualche svarione, su uno di questi serve Karapetyan che inventa un bel lob, ma la traversa gli nega il gol. Il capitano si riscatta al 29°, splendido il suo assist per Barella che sfonda la morbida linea armena e sigla il 3-0. C'è tempo per un altro errore di Bonucci e per i pali di Chiesa e Barella, in mezzo (al 33°) il 4-0 di Immobile su assist di Zaniolo che ricambia il favore. La ripresa inizia con l'esordio di Orsolini (fuori Barella) e Chiesa che cerca il gol (ancora palo). È solo Italia, Zaniolo trova il 5-0, un gran sinistro per la doppietta personale. È festa al Barbera tra "Po po po po", "Ola" e cori per Mancini che ringrazia dalla panchina. C'è spazio per i gol di Romagnoli, Jorginho (rigore), Orsolini (rete al debutto), Babayan (gol della bandiera armeno) e Chiesa (al primo gol in azzurro), ma anche per il debutto di Meret. Abbuffata azzurra, festa al Barbera, questa Nazionale fa il pieno di gol e di applausi.