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L'Italia s'inchina allo strapotere del Sudafrica

Finisce 49-3 la sfida dei mondiali: alla squadra di O'Shea il cuore non basta

Luigi Salomone
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Serviva l'impresa ma non è arrivata e il Mondiale degli azzurri si chiude di fatto a Shizuoka. Nel terzo incontro del girone B, gli azzurri cedono al Sudafrica per 49-3, con gli Springboks che raggiungono così la squadra di ÒShea a quota 10 in classifica. Match combattuto fino all'episodio che ha cambiato la partita al 43' con l'espulsione di Andrea Lovotti - in seguito a un placcaggio pericoloso a gioco fermo - che ha costretto gli azzurri a giocare tutto il secondo tempo in inferiorità numerica. Dopo la prima sostituzione avvenuta solo al 2' per un infortunio occorso a Simone Ferrari, il Sudafrica riesce a sbloccare il match con la meta di Kolbe al 5' che finalizza un'azione avvolgente nata sul versante opposto e conclusa sul lato destro d'attacco accanto alla bandierina che vale il 7-0 con la trasformazione di Pollard. L'Italia rialza la testa e con un calcio piazzato di Tommaso Allan da 30 metri accorcia le distanze al 9' portandosi sul 7-3. Pochi istanti dopo da un errore difensivo nasce l'azione che porta ad un calcio piazzato per il XV di Erasmus che viene realizzato da Pollard per il 10-3 al 12'. Partita molto combattuta e fisica con gioco spezzettato con mischie no-contest ripetute che non concedono alle rispettive squadre di trovare continuità nella manovra offensiva. Al 27' il Sudafrica da una touche nata sul lato destro d'attacco riesce a trovare lo spunto giusto per segnare la seconda meta del match con Mbonambi che finalizza una maul spostando il parziale sul 17-3 con la trasformazione di Pollard. Gli Azzurri nella parte finale del primo tempo trovano due touche a ridosso della linea di meta avversaria ma non riescono ad accorciare le distanze prima dell'intervallo. L'Italia inizia con un atteggiamento propositivo il secondo tempo ma da una potenziale occasione con un varco trovato da Braam Steyn, che viene placcato a pochi metri dalla linea di meta, arriva il cartellino rosso rifilato ad Andrea Lovotti che commette una ingenuità placcando in modo pericoloso Vermeulen a gioco praticamente fermo con gli Azzurri che restano in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. Il Sudafrica, dopo una meta annullata dal TMO a du Toit, sfrutta gli spazi a disposizione realizzando un calcio piazzato con Pollard prima al 51' e trovando con Kolbe la prima meta della ripresa con l'ala che raccoglie il calcio del proprio mediano di apertura sfruttando il varco sul lato destro d'attacco con il risultato che si sposta sul 25-3. Nella girandola di sostituzioni che coinvolge entrambe le squadre, da una fase confusa di gioco arriva la quarta meta del Sudafrica che con Am sfrutta una indecisione in fase di costruzione degli Azzurri intercettando l'ovale e involandosi in solitaria in meta con Pollard che trasforma per il 32-3 al 59'. Nel finale la squadra di Erasmus va in meta con Mapimpi - rientrato in campo dopo la sostituzione temporanea - che sfrutta la sua velocità eludendo il placcaggio di Campagnaro e, con la trasformazione di Pollard, sposta il risultato sul 39-3. Nel finale di partita, tra il 76' e l'81', arrivano le ultime due mete della partita con Snyman che approfitta di un errore di Minozzi in fase offensiva e, successivamente, Marx finalizza una maul nata sul lato mancino d'attacco. Prossimo impegno dell'Italrugby in calendario sabato 12 ottobre alle 13.45 locali (6.45 italiane) contro gli All Blacks campioni del Mondo in carica al City Stadium di Toyota per la quarta e ultima giornata del girone B.

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