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Lazio-Roma è subito sfida Capitale

Oggi alle 18 la stracittadina più "precoce" della storia: mai alla seconda giornata. L'usato sicuro e rodato di Inzaghi contro il cantiere ancora aperto di Fonseca

Tiziano Carmellini
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Nemmeno il tempo di realizzare che il campionato è iniziato di nuovo dopo la pausa estiva ed è già tempo di derby. Un fulmine, colpa di un sorteggio che ormai non fa più sconti a nessuno e che ha messo in questa seconda giornata non solo lo scontro diretto tra Juve e Napoli, ma anche il derby della Capitale. Presto per dire qualsiasi cosa, soprattutto per pensare che questa partita possa essere decisiva per una delle due squadre della città, anche se darà di certo darà delle indicazioni su quella che sarà la stagione di Lazio e Roma. In campo da una parte l'usato sicuro di Inzaghi che riutilizza praticamente il gruppo dello scorso anno (squadra che vince non si cambia: mai) con l'unica novità Lazzari: una Lazio compatta, «quadrata» come l'ha definita qualche giorno addietro l'ex capitano giallorosso Francesco Totti. Ma soprattutto una squadra abituata a giocare questo tipo di partite. Dall'altra parte il cantiere ancora aperto di Fonseca con quattro esordienti assoluti nella stracittadina (oltre ai nuovi arrivati Pau Lopez, Zappacosta e Mancini anche Under alla sua prima volta da titolare), e una difesa ancora tutta da registrare. Il cinquanta per cento del reparto arretrato che andrà in campo questo pomeriggio all'Olimpico gioca insieme per la prima volta: diciamo che per Fonseca in questo senso, dopo lo scivolone contro il Genoa, il derby non arriva per niente al momento giusto. Probabilmente avrebbe voluto qualche tempo in più potersela giocare alla pari. Ma nulla è scritto e come sempre nella stracittadina della Capitale, i favori del pronostico non fanno testo. Ibookmakers si sono schierati nettamente alla parte della Lazio, ma Florenzi &Co. scenderanno in campo per ribaltare ogni sorta di previsione. Alla fine sarà sempre e ancora il campo a dare le sentenze, a decidere chi ha meritato di vincere il derby che molto spesso a Roma lascia il segno: soprattutto in chi lo perde. La speranza è che sia comunque una giornata di festa, perché il clima pesante che si respira alla vigilia, ha messo in allarme un po' tutti. Forze dell'ordine su tutti, ma anche chi ha deciso di andare allo stadio, magari con figli al seguito, per godersi solo una bella giornata di sport. In campo nessuna sorpresa, soprattutto da parte biancoceleste visto che giocherà di fatto il gruppo ben collaudato che la settimana scorsa ha esordito con successo a Marassi. Leiva torna in regia e Lazzari farà l'esterno del rinforzato centrocampo a cinque. Fonseca invece prova a mettere una pezza a una difesa che contro il Genoa ha fatto acqua da tutte le parti. Juan Jesus torna in panchina e lascia il posto a Mancini. Florenzi cambia fascia e e fa l'esterno sinistro, con Zappacosta a fare il terzino destro. I due tecnici si incontreranno per la prima volta oggi sul prato dell'Olimpico. Ieri hanno volato basso. Inzaghi, che di derby ne sa qualcosa, ha dribblato le indicazioni che davano la Lazio favorita. Il rivale portoghese, al quale qualcuno deve aver fatto la lezione, ha volato altrettanto basso mostrando però una certa sicurezza. È l'atteggiamento giusto di due tecnici che oggi in campo si daranno battaglia per la prima volta (molto probabilmente non per l'ultima): e vinca il migliore!

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