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"Sarri senza idoneità per allenare, deve rifare i test medici"

Il tecnico della Juve bloccato da una polmonite

Alessandro Austini
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La prima partita l'ha vinta telecomandando la Juventus a distanza, ma prima di poter guidare la sua nuova squadra dalla panchina dovrà superare ancora diverse tappe. Maurizio Sarri è bloccato da una polmonite e non può allenare. Anche dal punto di vista regolamentare. Sì, perché la novità è che, a causa del momentaneo problema di salute, il tecnico ex Napoli non ha i requisiti, ad oggi, per ottenere l'idoneità sportiva.  In Italia la certificazione per gli sport professionistici è regolamentata dalla Legge del 23 marzo 1981, n. 91 e dal Decreto del Ministro della Sanità del 13 marzo 1995. L'articolo 2 stabilisce che i soggetti tenuti all'obbligo sono “gli atleti, gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi ed i preparatori atletici, che esercitano l'attività sportiva a titolo oneroso con carattere di continuità nell'ambito delle discipline regolamentate dal CONI”. I protocolli sono ovviamente diversi tra un calciatore e un tecnico, ma le regole sui parametri in Italia sono piuttosto ferree e Sarri non può far altro che aspettare, riposarsi e proseguire le terapie.  La Juventus ha già comunicato che l'allenatore non sarà presente in panchina neppure nella sfida da ex a Napoli della seconda giornata. Il successivo punto della situazione verrà fatto durante la sosta del campionato, quando il neo responsabile sanitario dei bianconeri, Luca Stefanini, potrà stabilire se Sarri è pronto a sostenere i nuovi testi al J Medical - struttura abilitata al rilascio dei certificati - e riottenere l'idoneità obbligatoria per svolgere la sua attività da tesserato. 

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