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Milano e Cortina vincono le Olimpiadi 2026

La candidatura tricolore supera quella di Stoccolma e Are con 47 voti contro 34. Esulta anche Mattarella

Carlo Antini
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Ora è tutto vero: l'Italia avrà la sua quarta Olimpiade. Milano-Cortina si impone su Stoccolma-Are e realizza il suo sogno, riportando in Italia l'evento a cinque cerchi per la quarta volta nella storia dopo le edizioni invernali di Cortina 1956 e Torino 2006 e quella estiva di Roma 1960. Ci sono voluti vent'anni e due candidature sfumate proprio di Roma, ma alla fine la vittoria tanto attesa dal mondo dello sport è arrivata. E in modo schiacciante. È bastata infatti una sola votazione dei membri del Cio allo SwissTech Convention Center di Losanna per chiudere la partita: Milano-Cortina ottiene 47 voti contro i 34 della rivale svedese (un solo astenuto) e si aggiudica le Olimpiadi invernali del 2026, confermando le sensazioni della vigilia. Stoccolma-Are ha tentato una rimonta disperata, cercando di superare le perplessità della Commissione di valutazione del Cio sul suo dossier con il fascino della principessa Vittoria e il sapiente lavoro diplomatico di Gunilla Lindberg, da molti anni nella famiglia olimpica. Ma non è bastato per colmare il gap con Milano-Cortina. E la strategia di incalzare il Cio sul tema dell'Agenda 2020 («Siete pronti per le nuove regole o sono solo chiacchiere?», le parole della Lindberg alla presentazione) non ha pagato. Il verdetto, annunciato dal presidente del Cio Thomas Bach, fa esplodere la festa della delegazione azzurra al grido di "Italia Italia". Esultano i sindaci di Milano e Cortina, Beppe Sala e Giampiero Ghedina, con i governatori Attilio Fontana (Lombardia) e Luca Zaia (Veneto). Al settimo cielo Giovanni Malagò, il presidente del Coni che in caso di sconfitta avrebbe fatto da capro espiatorio e che ora può annunciare: «Mi ricandido alla guida del Coni». Tutti parlano di «vittoria di tutto il Paese». Di certo una vittoria di squadra, arrivata non solo grazie a un dossier quasi impeccabile per il Cio, con tutte le garanzie e oltre il 90% degli impianti già esistenti o temporanei, ma anche per il forte sostegno popolare (oltre l'80%) che mancava alla Svezia (aspetto decisivo secondo Bach) e una presentazione che è stata rivista a 48 ore dal voto per renderla perfetta. Le olimpioniche azzurre Sofia Goggia, Michela Moioli, Arianna Fontana, con la giovanissima Elisa Confortola in chiusura, hanno stregato il Cio con il loro entusiasmo. Il videomessaggio del presidente della Repubblica e le parole del premier Giuseppe Conte, che dopo il suo intervento davanti ai membri Cio ha appreso del successo prima di imbarcarsi a Ginevra, hanno ribadito il pieno appoggio del governo. Ognuno, insomma, ha fatto la sua parte: «Oggi l'Italia ha offerto una grande prova di progettualità, unità e credibilità. Quella di oggi è la vittoria di tutti», scrive il premier su Facebook. La sconfitta brucia in casa Svezia, che pure si complimenta subito con gli italiani («Ora siamo 1-1», ha detto il ministro Peter Eriksson ricordando la debacle degli azzurri del pallone). Per Milano-Cortina il lavoro continua: Giorgetti ha annunciato di avere «già in mente un top manager che può darci una mano» in un comitato organizzatore a guida Malagò, come confermato al Cio dallo stesso sottosegretario nella presentazione tecnica di stamattina. «Voi avete ricamato sulla rivalità storica tra me e Malagò, ora non saprete cosa scrivere», ha rimarcato Giorgetti. Squadra che vince, insomma, non si cambia. Prima però si festeggia: «Lo faremo stasera sulle note degli Abba - ha detto Giorgetti - ho visto che ci ha provato la sindaca di Stoccolma ma non ha funzionato...».

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