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Psicodramma Roma

Una fronda contro Totti da parte di De Rossi e dei senatori giallorossi ma il club smentisce

Filippo Biafora
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Ennesimo risveglio con il botto per i romanisti. A chiudere una stagione travagliata, che ha visto l'addio di De Rossi, la rescissione di Monchi, l'esonero di Di Francesco e la mancata qualificazione in Champions, è arrivata la bomba sganciata da «La Repubblica». In un'inchiesta a firma Bonini-Mensurati viene ricostruita una presunta fronda di parte dello spogliatoio durante l'arco di quasi tutta la stagione e viene spiegato uno dei possibili motivi che hanno spinto la società a non rinnovare il contratto di DDR. Il capitano, insieme a Dzeko, Manolas e Kolarov, avrebbe fatto pressione per mandare via il ds Monchi, il tecnico Di Francesco e Totti, dirigente ritenuto troppo vicino all'allenatore. Secondo il quotidiano il numero 16 si sarebbe imbufalito per l'acquisto di Nzonzi, suo doppione, arrivando a pronunciare la frase «Se non risolviamo la cosa, vi faccio arrivare decimi» e chiedendo contestualmente la rescissione del contratto. L'articolo di Repubblica cita poi un'email di Ed Lippie, ex preparatore atletico della squadra e uomo di fiducia di Pallotta, nella quale viene descritta al presidente la pesante situazione all'interno di Trigoria. Le fonti di tale rapporto, secondo il quale sarebbe necessario una ‘detottizzazione', sarebbero il medico sociale Del Vescovo e il fisioterapista Stefanini, molto legato a De Rossi, allontanati ad inizio marzo dalla Roma. Tale scelta avrebbe fatto calare il gelo nei rapporti tra le due bandiere, durato fino all'abbraccio andato in scena dopo Roma-Parma. La prima dura replica ai contenuti dell'articolo è arrivata da Pallotta («Sono tutte stronzate, è chiaro che qualcuno sta provando a danneggiare la Roma con continue bugie»), seguita poi da una nota del club: «L'AS Roma desidera prendere le distanze dalla ricostruzione apparsa sulle pagine sportive della Repubblica in data odierna. Contrariamente all'abitudine del Club, che non è solito commentare le indiscrezioni di stampa, a tutela delle persone menzionate nel servizio, l'AS Roma ritiene che non sia attendibile trasformare in fatti eventuali opinioni espresse da terzi, e riportate a terzi, delineando in questo modo un quadro distorto e totalmente distante dalla realtà». Da quel di Tokyo non è giunto alcun commento di De Rossi, che ha però intenzione di querelare il quotidiano e gli estensori del pezzo, ma soltanto una sibillina storia Instagram della moglie Sarah Felberbaum: «A volte l'unica cosa di cui hai bisogno è capire che meriti di meglio». Si è tirato fuori dalla vicenda anche l'ex direttore sportivo Monchi: «Non voglio fare commenti, adesso lavoro al Siviglia e ho già tanti casini. Però non capisco la genesi di questa storia, perché io questi giornalisti non so chi siano e non li ho mai incontrati. Non so proprio - ha detto Monchi all'Ansa - e non posso parlare: sarebbe una mancanza di rispetto verso la Roma, e anche il Siviglia». Di poche parole il dottor Del Vescovo: «Non voglio fare commenti, e non ho mai parlato in vita mia con i giornalisti. Non commento - ha proseguito l'ex medico sociale giallorosso - in generale, e mantengo una linea legata alla mia professione e professionalità. Io sono sempre a favore della società e delle sue direttive. Ripeto, non voglio fare commenti, ma sono molto rispettoso di tutto ciò che gira intorno alla società As Roma». L'unica certezza è che la Roma ha bisogno di lasciarsi alle spalle il momento più difficile degli ultimi anni, voltando pagina.

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