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Il dirigente Calvo rassicura gli alunni-tifosi: "Pallotta è presente e vuole una Roma forte"

Francesco Calvo, ex Juventus e Barcellona

Lezione all'università per il direttore dei ricavi del club giallorosso

Filippo Biafora
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“Stiamo lavorando per rendere orgogliosi i tifosi giallorossi”. Nel corso di un incontro con gli studenti dell'Università Roma Tre, Francesco Calvo, Chief Revenue Officer della Roma, ha risposto “colpo su colpo” alle curiosità dei ragazzi sulla gestione del club. Il dirigente, che ha ribadito la presenza più che quotidiana del presidente Pallotta, ha spiegato le linee guida del suo lavoro: “Il nostro obiettivo è crescere in tutte le fonti di ricavo direttamente controllate da noi, vogliamo arrivare all'equilibrio perfetto della suddivisione dei ricavi. Non ci siamo ancora, ma stiamo lavorando su un piano quadriennale. Un singolo evento, come la mancata qualificazione in Champions, sul lungo periodo non rappresenta un grande impatto”. Calvo, ex di Barcellona e Juventus, ha scherzato con i presenti sulla sua ignoranza sul calcio giocato e ha poi chiarito i vantaggi di avere un impianto di proprietà: “Lo stadio per tutte le società è un asset fondamentale, è un nostro pallino fisso. Avere uno stadio cambia la percezione della stessa società, la rende più moderna e dinamica, gestire lo stadio 7 giorni su 7 lo rende la casa dei tifosi. Ha un impatto sulla squadra, sulla percezione dei tifosi e sul senso d'appartenenza”. Calvo ha rassicurato gli studenti in sala, in gran parte di fede romanista, sulla conduzione economica e su quella del calciomercato: “Il debito oggi non rappresenta un problema per noi. Le vendite dei calciatori risaltano, ma ci sono anche tanti acquisti di calciatori”. Il CRO della Roma, operativo ufficialmente dallo scorso 2 agosto, in chiusura, ha ricordato per l'ennesima volta la volontà di arrivare a dama, portando a casa un trofeo: “Siamo i primi tifosi e abbiamo l'ambizione dei tifosi. Abbiamo cognizione di causa della situazione, la nostra ambizione e quella della proprietà è forse più alta di quella dei tifosi”.

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