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Stadio della Roma, la delegazione Eurnova vola dal patron giallorosso

James Pallotta

La riunione operativa dovrebbe sancire la firma del passaggio di proprietà del pacchetto Stadio di Tor di Valle dal proponente, Eurnova, direttamente a Pallotta

Fernando M. Magliaro
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Sta più o meno rullando ora sulla pista l'aereo Alitalia-Delta AZ7614, in partenza da Fiumicino aeroporto con destinazione Boston e scalo all'aeroporto Kennedy di New York alle 21.00 ora di Roma, sul quale sono imbarcati Giovanni Naccarato, ad di Eurnova, Riccardo Tiscini e l'avvocato Roberto Cappelli, dello studio legale Origoni, avvocato di Eurnova. Sono i tre che compongono la delegazione di Eurnova che, domani alle 14.30 ora di Roma, incontrerà il patron giallorosso, James Pallotta, e i suo staff per la riunione operativa che dovrebbe sancire la firma del passaggio di proprietà del pacchetto Stadio di Tor di Valle dal proponente, Eurnova, direttamente a Pallotta. Prezzo non ancora fissato definitivamente, ma oscillante sulla cifra dei 100 milioni di euro. Roberto Cappelli non è la prima volta che interseca la vita societaria della As Roma: avvenne all'epoca del passaggio del pacchetto azionario dai Sensi a Unicredit e poi, ancora, da Unicredit agli americani (all'epoca era Thomas DiBenedetto il presidente), tanto che per alcune settimane dell'estate 2011 ricoprì la carica di presidente della Roma ad interim. PROSEGUONO LE TRATTATIVE COL CAMPIDOGLIO Per conto di Eurnova, resta a Roma l'ingegner Sparvoli che ha il compito di seguire le trattative con il Campidoglio per la convenzione urbanistica. Già domani è prevista una nuova riunione (cadenza di più volte alla settimana) al dipartimento Urbanistica mentre da Palazzo Senatorio filtra la notizia che il sindaco, Virginia Raggi, avrebbe specificato ai funzionari capitolini di accorciare pi possibile i tempi di discussione.  OBIETTIVO DELLA RAGGI: VOTARE PRIMA DELLE EUROPEE Come già Il Tempo aveva anticipato, l'obiettivo dell'Amministrazione grillina è quello di potersi giocare la carta Stadio per le elezioni europee del 26 maggio: quindi, considerando tutti i tempi tecnici, significa chiudere entro a ridosso di metà marzo le trattative per variante e convenzione urbanistica con Regione, Città Metropolitana, Ministero delle Infrastrutture (cui il Comune ha affidato la valutazione della congruità dei costi stimati nel progetto per le opere pubbliche) e proponenti privati.  Completato questo passaggio, si andrà all'esame in Commissione e poi ai Municipi, e, quindi, al voto per fine aprile/inizio maggio.   

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