juve imbattuta
Ronaldo entra e segna: CR7 salva i bianconeri
Uscire con l’amaro in bocca dall’Atleti Azzurri d’Italia quando a mezz’ora dalla fine la squadra si trovava sotto di un gol (merito dell’immarcabile Zapata) e di un uomo (per una ingenuità di Bentancur). Anche in una giornata in cui è apparsa poco brillante, la Juventus mostra la propria forza. Ringrazia Ronaldo - che entra dalla panchina e firma il gol del pari - e riacciuffa in extremis il pareggio in casa dell’Atalanta, sfiorando anche il clamoroso 3-2 nel recupero, con la rete annullata a Bonucci per fuorigioco. Il terzo 2-2 di fila a Bergamo permette alla squadra di Allegri di chiudere imbattuta l’anno solare in trasferta in campionato ma scopre il fianco al possibile rientro del Napoli, impegnato in serata nel big match con l’Inter, che in caso di vittoria potrebbe accorciare a meno sei. Allegri fa rifiatare un paio di intoccabili - Ronaldo e Pjanic su tutti - lanciando dal 1’ Douglas Costa nel tridente offensivo ed Emre Can come schermo davanti alla difesa. Matuidi, influenzato, lascia il posto al rientrante Khedira. In difesa spazio ai titolarissimi: De Sciglio e Alex Sandro sugli esterni, Chiellini e Bonucci al centro. Dalla parte opposta anche Gasperini rivoluziona il suo undici, ma più per necessità che per virtù. Toloi e Palomino sono reduci dalle espulsioni di Genova, in difesa tocca così a Masiello e Djimsiti affiancare il giovane Mancini. A centrocampo il ’Gasp’ rispolvera Pasalic per l’infortunato De Roon, ai lati tocca a Castagne e Hateboer. Davanti insieme all’intoccabile Zapata ci sono Gomez e Ilicic. Per la Juventus quello dell’Atleti Azzurri d’Italia sembra il solito pomeriggio. Favoriti dal regalo - con un giorno di ritardo sul Natale - di Djimsiti, che svirgola nella propria porta il cross dalla sinistra di Alex Sandro, gli ospiti si ritrovano subito in vantaggio dopo neanche due giri di lancette. La ’Deà accusa il colpo e si aggrappa alla traversa colpita qualche minuto più tardi da Bentancur, al 6’, che la salva da un 2-0 che avrebbe probabilmente messo la parola fine al match. Passata la burrasca l’Atalanta trova le giuste misure in campo e inizia a mettere sotto scacco, mossa dopo mossa, il centrocampo bianconero. Affidandosi alle sue principali qualità, l’agonismo, la fisicità, il ritmo. Tutte perfettamente incarnate da Duvan Zapata, che conferma il suo magic moment pareggiando i conti al 24’ con un tiro a incrociare dopo aver letteralmente buttato giù, in un duello spalla contro spalla, il malcapitato Bonucci. La partita è divertente, entrambe le squadre giocano a viso aperto e tentano di superarsi: al 26’ Alex Sandro è provvidenziale nell’anticipo su Hateboer, poco dopo Douglas Costa fa tutto da solo ma porta a casa giusto qualche applauso e l’esterno della rete. Nella ripresa le parti si invertono. La Juve perde quasi subito Bentancur, che rimedia il secondo giallo dopo un contatto con Castagne, e si ritrova a sorpresa in inferiorità numerica. E, poco dopo, anche sotto nel risultato. All’11’ infatti ancora Zapata sale in cielo sugli sviluppi di un calcio d’angolo e ribalta, praticamente da solo, la partita. Allegri avverte il pericolo, anche perché la sua squadra sembra stanca e gioca pericolosamente sotto ritmo, e si gioca quasi gli assi dalla panchina. Prima Pjanic, a mettere ordine, per un effimero Douglas Costa, poi Cristiano Ronaldo, a metà ripresa, al posto di uno sfiancato Khedira. E CR7 ruba la scena anche nel giorno in cui riposa. La Juve infatti prima rischia di incassare il tris per mano di Gosens, poi, sempre su palla inattiva, trova il 2-2 di testa proprio del fuoriclasse portoghese. Che risolve in mischia, armato di sciabola più che di fioretto, togliendo le castagne dal fuoco a Chiellini e compagni. Feriti nell’orgoglio, gli ospiti in pieno recupero vanno anche vicini all’ennesimo ribaltone. Ma l’urlo di Bonucci, a segno da due passi su sponda di Alex Sandro ma in posizione di offside, rimane strozzato in gola. E la Juve questa volta deve accontentarsi del pari.