La sfida dell'Olimpico
Tris alla Lazio, la Roma conquista il derby
La svolta buona. La Roma si aggiudica il derby della capitale con un netto 3-1 e si mette alle spalle crisi, contestazione e nervosismo. La Lazio arrivava con più certezze, e punti, a questa gara, ma non a caso si dice che la stracittadina fa sempre storia a sé. Pellegrini entra e cambia la partita, Immobile pareggia, ma il grande ex Kolarov è decisivo su punizione e Fazio ribadisce i tre punti di testa. LE SCELTE - Di Franscesco conferma modulo e nove interpreti su undici della vittoria col Frosinone. Dzeko torna titolare, con lui in attacco c’è la novità Florenzi al posto di Under, Pastore trequartista ed El Shaarawy largo a sinistra. Manolas recupera, fiducia rinnovata a Santon. Inzaghi risponde con il 3-5-2 in cui c’è Luis Alberto a sostegno della punta Immobile. PRIMO TEMPO - La Lazio parte subito forte, guadagna due calci d’angolo e scalda i pugni di Olsen, la Roma prende coraggio a poco a poco e la partita si accende intorno al 23’, quando Luis Alberto, solo davanti ad Olsen, perde tempo nel girarsi anziché tirare e spreca un’occasione clamorosa. Risposta istantanea dei giallorossi con Dzeko, che parte dalla sinistra e si accentra, cercando un colpo da biliardo che non riesce però ad angolare bene. Ora si gioca alla pari e Immobile prova a fare la differenza con un bel destro che Olsen leva dalla porta. Luiz Felipe toglie dal piede di Florenzi il possibile vantaggio, regalando solo l’angolo alla Roma. L’esterno di Vitinia mette poi in area un traversone su cui El Shaarawy arriva fuori tempo e a porta spalancata si divora il gol. Al 36’ fuori Pastore per un infortunio al polpaccio, entra Pellegrini, ma non si cambia assetto: va a fare il trequartista e si fa subito notare per uno scambio di qualità nello stretto con Nzonzi. E non è solo nel ruolo che imita l’argentino, decide infatti di sbloccare il derby, al 45’, con un colpo di tacco in perfetto stile Pastore (o Mancini: stracittadina del novembre 2003, 2-0 per la Roma). Sponda di testa di Dzeko per El Shaarawy, che fa a spallate con Luiz Felipe travolgendo pure il portiere, l’arbitro non fischia nulla e la palla arriva al neo entrato, che si libera di Caceres e sfodera il gesto tecnico vincente per l’1-0 romanista. Pellegrini diventa così il decimo giocatore goleador della squadra, nessuno in A conta tanti marcatori. Dopo tre minuti di recupero si rientra negli spogliatoi sul punteggio di 1-0 per i giallorossi. SECONDO TEMPO - Nessun cambio in avvio di ripresa, ma Inzaghi dopo 8 minuti decide di rimettere mano al suo undici con una doppia mossa: dentro Badelj per Parolo e Correa per Luis Alberto. Al 22’ la gara effettivamente cambia, ma solo per colpa di un errore individuale: Fazio sbaglia un semplice stop sul passaggio indietro di Kolarov e regala il pallone ad Immobile, che calcia col destro e trova l’angolino, battendo Olsen e pareggiando l’incontro. La gioia biancoceleste dura poco, però, la Roma reagisce d’orgoglio e lo fa con l’ex della sfida, Kolarov, che trasforma con un gioiellino dei suoi la punizione al limite dell’area guadagnata da Pellegrini (fallo di Badelj, ammonito): 2-1. L’esultanza del serbo non guarda al passato, squadra, staff e tutta la panchina lo circondano per festeggiare il ritrovato vantaggio, De Rossi è l’ultimo ad abbracciarlo, prima di lasciare il posto in campo a Cristante. Olsen si distende su un tiro di Milinkovic e, anche se con un po’ di brivido, devia in corner. Inzaghi sceglie l’artiglieria pesante per provare a ribaltarla, inserisce Caicedo per Lulic e Di Francesco risponde coprendosi: Florenzi fuori (fascia da capitano a Dzeko), dentro Juan Jesus. Kolarov ci riprova su punizione, stavolta la posizione non è favorevole, ma riesce comunque ad impegnare Strakosha. A cinque minuti dal 90’ Pellegrini disegna su punizione per Fazio, che stacca più in alto di tutti a centro area e fa esplodere l’Olimpico segnando il 3-1. Gara chiusa. La Roma vince il derby, così tanti gol non li segnava alla Lazio dal 99’ e si libera di un grosso peso: doveva essere la gara della svolta e ha colto l’attimo, il «nuovo campionato» iniziato col Frosinone è decisamente più entusiasmante. Ora testa alla Champions.