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La Roma non sa più vincere: col Chievo è solo 2-2

I gol di El Shaarawy e Cristante illudono i giallorossi nel primo tempo

Silvia Sfregola
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La Roma non sa più vincere. Dopo il pari con l'Atalanta e la sconfitta contro il Milan, i giallorossi di Eusebio Di Francesco non vanno oltre il 2-2 contro il Chievo e falliscono ancora l'appuntamento con la prima vittoria stagionale all'Olimpico. Le reti di El Shaarawy e Cristante nel primo tempo non bastano per piegare la resistenza della squadra di Lorenzo D'Anna, brava a reagire psicologicamente al -3 subito in classifica per la vicenda plusvalenze con le reti di Birsa e Stepinski nella ripresa. Per la Roma un viatico non certo ideale in vista dell'esordio nella fase a gironi di Champions League, mercoledì sul campo dei campioni d'Europa del Real Madrid. Troppi i cali di concentrazione per i ragazzi di Di Francesco che hanno consentito ai veronesi di restare a lungo in partita fino a sfiorare il colpaccio in pieno recupero con Giaccherini. Se Spalletti è già sotto esame nell'Inter, lo stesso dicasi per Di Francesco: dopo quattro giornate 5 punti sono davvero troppo pochi per quelle che sono le ambizioni del club. Diverse le novità nella formazione con cui la Roma affronta il Chievo all'Olimpico. Di Francesco, anche in ottica Champions, lascia in panchina Fazio in difesa, con Juan Jesus in coppia con Manolas al centro. Torna dal primo minuto Florenzi a destra. A centrocampo fuori De Rossi, spazio a Cristante, Nzonzi e Pellegrini. In avanti il tridente è composto da Ünder, Dzeko ed El Shaarawy. Nel Chievo, Lorenzo D'Anna conferma il solito modulo con Birsa e Giaccherini alle spalle dell'unica punta Stepinski. Roma in campo con il lutto al braccio per la scomparsa di Maria Sensi, moglie di Franco storico presidente dello Scudetto. Osservato anche 1' di silenzio. Nonostante il caldo, la Roma nel primo tempo impone subito il suo ritmo alto ad un Chievo costretto ben presto sulla difensiva. Dopo un paio di occasioni per Cristante ed El Shaarawy, al 10' è proprio il Faraone a sbloccare il risultato con una deviazione sottomisura su perfetto cross dalla destra di Florenzi. Per l'ex milanista è il sesto centro in carriera contro il Chievo, una delle sue vittime preferite. La squadra di D'Anna fatica a reagire, il pressing alto della Roma provoca troppe palle perse e pericoli costanti dalle parti di Sorrentino. Le insidie maggiori per i giallorossi, invece, sono qualche calo di tensione che consente ai veronesi di proporsi verso la porta di Olsen, in particolare con Obi. Alla mezzora, poco prima del cooling break, la Roma raddoppia: ottimo pallone lavorato da Dzeko a centro area, assist per l'inserimento di Cristante che in diagonale batte ancora Sorrentino. Messo al sicuro il risultato i padroni di casa rifiatano, con il Chievo che prova a rialzare la testa con un paio di conclusioni da fuori di Giaccherini e Rigoni e un colpo di testa da posizione ravvicinata di Stepinski di poco alto. Prima dell'intervallo, però, ancora Roma vicina al tris con El Shaarawy di testa. Al rientro in campo D'Anna lascia a sorpresa negli spogliatoi Obi, fra i meno peggio nel primo tempo, inserendo Hetemaj. A sfiorare ancora il gol è però la Roma, con un inserimento di Pellegrini sventato in uscita disperata da Sorrentino. Al 52' poi il Chievo accorcia le distanze con un magnifico sinistro a giro all'incrocio dei pali che sorprende Olsen. La partita si riapre, la Roma sente il pericolo e si riporta subito in avanti rendendosi pericolosa prima con Pellegrini e poi con Under. A venti dalla fine Di Francesco richiama in panchina Florenzi e Pellegrini, inserendo Karsdorp e De Rossi. Con la Roma in apparente controllo della gara, all'83' il Chievo trova a sorpresa il pareggio con un gol in mischia di Stepinski. Secondo centro stagionale per il polacco dopo quello contro la Juventus. Gelato l'Olimpico, nel finale la Roma prova inutilmente a riversarsi in avanti sfiorando il gol solo con un colpo di testa di Dzeko alto. Non solo, ma in pieno recupero i giallorossi rischiano addirittura la sconfitta con Olsen decisivo nel deviare contro la traversa uno splendido destro a giro di Giaccherini.

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