Torna a Pisa il "Toscana Endurance Lifestyle" con i cavalieri più forti del mondo e le promesse d'Europa
In programma l'H.H. Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Italy Endurance Festival e il Campionato Continentale under 21
Endurance come disciplina che predilige non solo la prestazione in sé ma anche il rapporto fra uomo, cavallo e natura; endurance come sport che esalta la figura della donna, grande protagonista di questa specialità; endurance come volano economico per i territori, promuovendo al tempo stesso, in maniera efficace e duratura, le relazioni internazionali fra Italia, Dubai e gli Emirati Arabi Uniti. È questo il senso del Toscana Endurance Lifestyle, da quattro anni ospitato a Pisa San Rossore e da 3 anni sede dell'esclusivo H.H. Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Italy Endurance Festival. L'evento, che si svolge, appunto, sotto l'egida del vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai, ha destinato ai partecipanti e ai loro cavalli - i più forti al mondo - un milione di euro fra benefits e facilities. La manifestazione, prevista per il 27 luglio, ha in programma due gare: una 120 chilometri e una 81 chilometri. Prima, però, spazio ai giovani più forti d'Europa che, il 26 luglio, si sfideranno - sulla distanza di 120 chilometri - nei FEI Meydan European Endurance Championship for young riders and juniors. Sono 55 gli atleti, compresi nella fascia d'età tra i 14 e i 21 anni, a caccia del titolo individuale, in rappresentanza di 18 paesi. Dal Gotha dell'endurance alle giovani leve, Pisa San Rossore si prepara ad ospitare un evento che guarda al futuro, grazie a una doppia assegnazione ricevuta da parte della Federazione Equestre Internazionale: per il 2019 il Mondiale under 21 e il Mondiale giovani cavalli; per il 2020 il Longines FEI World Endurance Championship. Organizzatore, Gianluca Laliscia, campione del mondo di endurance 2005 (medaglia a squadre ottenuta con Pietro Moneta, Diana e Angela Origgi): un obiettivo che l'Italia aspettava di centrare da 25 anni (dalle Olimpiadi di Mosca 1980) e che ancora aspetta di replicare.