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Honda salva il Giappone: 2-2 contro il Senegal
Spettacolo ed emozioni: Giappone e Senegal hanno pareggiato 2-2 nella seconda giornata del Gruppo H e restano appaiate al comando della classifica con 4 punti. Per entrambe un passo avanti importante verso la qualificazione, potrebbe infatti bastare un pareggio all’ultima giornata anche se molto dipenderà dall’altra sfida di stasera fra Polonia e Colombia. Senegal due volte in vantaggio prima con Mane e poi con Wague, ma un Giappone mai domo trovato il pareggio prima con Inui e poi con l’ex milanista Honda che entra nella storia del calcio nipponico avendo segnato almeno un gol in tre Mondiali consecutivi (2010, 2014 e 2018). Nel Giappone, il ct Nishino conferma lo stesso undici che ha sconfitto la Colombia, con l’ex interista Nagatomo in difesa e l’ex milanista Honda in panchina. Attacco affidato all’estro di Kagawa, con Osako unica punta. Nel Senegal, invece, Cissé cambia due uomini rispetto alla squadra che ha superato la Colombia: a centrocampo gioca Papa Ndiaye con Sarr che sale sulla linea degli attaccanti al fianco di Mane, a scapito di Diouf. Confermato il torinista Niang al centro dell’attacco. È il Senegal a partire meglio, la squadra di Cissé è più propositiva rispetto a quella giapponese che invece bada essenzialmente a difendersi per cercare poi le ripartenze. È così meritato il vantaggio senegalese all’11’, con Manè abile e fortunato a ribadire in rete da due passi una respinta corta di Kawashima su un tiro di Sabaly. Il Giappone prova a reagire e si porta subito nella metà campo avversaria con Kagawa che innesca un’azione pericolosa con Hasebe che tenta il destro dalla distanza ma sulla traiettoria trova Inui che, involontariamente, gli devia il pallone. Il Senegal, però, quando attacca è sempre insidioso come nel caso della girata volante di Sarr da centro area respinta dal portiere giapponese e di un paio di ripartenze di Manè. Con il passare dei minuti cresce la pressione del Giappone, che al 35’ trova il pareggio con un bel destro a giro da dentro l’area di Inui a coronamento di una bella azione sulla sinistra dell’ex interista Nagatomo. Prima dell’intervallo torna a farsi rivedere il Senegal con Niang che entrato in area dalla destra, scarica un sinistro di controbalzo addosso a Kawashima proteso in uscita. Alla ripresa delle operazioni subito brividi da una parte e dall’altra: ci prova prima Osako di testa, tempestivo l’intervento del portiere senegalese Ndiawe. Immediata la replica africana con Niang che spara alto un destro al volo da buona posizione. L’attaccante del Toro ci riprova qualche minuto dopo con un sinistro rasoterra dal limite, debole e centrale bloccato da Kawashima. Cresce il Giappone che sfiora due volte il vantaggio in pochi minuti, prima con Osako che liscia clamorosamente il pallone tutto solo davanti alla porta su assist di Shibasaki e poi con Inui che colpisce la traversa con un bel destro a giro dalla sinistra. Nel momento migliore dei nipponici, però, il Senegal passa in vantaggio al 70’ con un gran destro sotto la traversa di Wague su cross basso dalla sinistra di Sabaly. Il ct giapponese Nishino prova a correre ai ripari inserendo Honda al posto di un deludente Kagawa, dentro anche Okazaki al posto di Haraguchi. Due mosse che portano subito i loro frutti, visto che al 77’ è proprio l’ex milanista Honda a firmare il gol del 2-2 con un sinistro da centro area in mischia dopo un’uscita a vuoto del portiere senegalese. Un risultato tutto sommato giusto che nel finale non cambia, nonostante i tentativi di entrambe le squadre di provare a vincere la partita fino all’ultimo.