il derby iberico
Portogallo-Spagna, pari show: finisce 3-3
Il derby iberico del Mondiale di Russia non tradisce le attese: tra Portogallo e Spagna, o meglio, tra Cristiano Ronaldo e Spagna finisce con uno spettacolare 3-3. Il fuoriclasse del Real Madrid mette la sua firma al match di Sochi con una tripletta che frena le ambizioni della Roja alla prima da ct di Fernando Hierro, l’uomo chiamato in fretta e furia a sostituire l’esonerato Lopetegui. Lo scatenato CR7 porta avanti i lusitani due volte, le Furie Rosse rispondono con la doppietta dell’ottimo Diego Costa e si portano avanti con Nacho. Nel finale, il supereroe del Real beffa i giocolieri spagnoli inventandosi la punizione che decide il 3-3 di una partita bellissima. Guedes e non il milanista Andre Silva come partner d’attacco di Ronaldo: questa la scelta di Santos per il suo 4-4-2 mentre il 4-2-3-1 di Hierro si affida in avanti a Diego Costa supportato alle spalle dal trio David Silva-Iniesta-Isco. Tre minuti ed è già colpo di scena. Ronaldo cade sul contatto con l’ingenuo Nacho, l’italiano Rocchi indica il dischetto senza dubbi e l’esecuzione di CR7 è perfetta. Strada subito in salita per la Roja che sembra accusare il colpo e fatica ad organizzare una reazione, esulta la stella dei lusitani che diventa il quarto giocatore della storia a segnare in quattro Mondiali consecutivi. A riequilibrare i conti ci pensa Diego Costa, che vince il duello con Pepe, si libera a suon di finte di Fonte e Guerriero e batte Rui Patricio con un preciso destro (24’). C’è anche l’ok del Var, che chiarisce i dubbi su un possibile fallo su Pepe, ed è un intervento storico, il primo in un Mondiale. La Spagna potrebbe completare già il sorpasso poco dopo con una sassata di Isco che timbra la traversa. Gli ex campioni del mondo sembrano essersi scrollati di dosso le paure e mantenendo il palleggio avanza. Il Portogallo arretra e punta al contropiede. Ancora Roja pericolosissima con un’azione delle sue: termina con Iniesta che, servito al centro da Isco, scarica il diagonale sul fondo di un soffio. Nel miglior momento delle Furie Rosse è la squadra di Santos a riportarsi avanti: Guedes serve al limite Ronaldo, il mancino forte ma non irresistibile trova la complicità di un De Gea in modalità Karius (44’). Punizione eccessiva per una sin qui brillante Spagna. Dopo l’intervallo si riparte con il monologo spagnolo e il Portogallo rinchiuso nel suo guscio. Dopo dieci minuti Diego Costa firma il 2-2: sul cross di Silva l’attaccante dell’Atletico sfrutta la sponda di Busquets e deve solo appoggiare a porta sguarnita. Non è finita perché tre minuti dopo Nacho si riscatta dal rigore provocato inventandosi un destro da urlo dal limite con la palla che bacia il palo e si infila rete. Rimonta completata, Santos reagisce passando al 4-2-3-1 con l’inserimento di Joao Mario e Quaresma. Ma è ancora la Roja a rendersi minacciosa: Jordi Alba che mette in mezzo per Diego Costa che manca di un soffio il gol che chiuderebbe la contesa. Non sbaglia, invece, Ronaldo nel momento decisivo. Quando mancano due minuti al 90’, il fuoriclasse del Real tira fuori dal suo inesauribile cilindro una punizione radiocomandata che si infila all’incrocio. De Gea è pietrificato. Inutile pensare ad altri aggettivi per l’alieno portoghese: li abbiamo esauriti tutti. Ronaldo c’è e vuole essere ancora protagonista.