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Gimenez beffa l'Egitto al 90': Uruguay vince 1-0

Silvia Sfregola
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Un gol di Jose Maria Gimenez al 90' consente all'Uruguay di battere l'Egitto privo di Mohamed Salah, nella seconda partita del Girone A ai Mondiali di Russia. Un successo sofferto quello della Celeste arrivato solo in extremis dopo una serie di occasioni sciupate da Suarez, un palo di Cavani e almeno due grandi parate del portiere egiziano El Shenawy. Nel finale ci ha pensato Gimenez, fresco di rinnovo con l'Atletico Madrid, a trovare la zuccata vincente e a regalare al ct Tabarez tre punti pesanti in ottica qualificazione. La Celeste, infatti, aggancia la Russia al comando del girone anche se con una differenza reti decisamente inferiore. Nel prossimo turno Cavani e compagni affronteranno l'Arabia Saudita, mentre l'Egitto si giocherà il tutto per tutto contro i russi padroni di casa. Diventa ora fondamentale per il ct dei Faraoni Cuper recuperare Salah, dato per disponibile ieri e che invece oggi ha dovuto guardare la partita solo dalla panchina. Tabarez, alla sua quarta Coppa del Mondo a 71 anni, si affida alla coppia gol Suarez-Cavani. Alle loro spalle agirà De Arrascaeta, mentre a centrocampo ci sono i due 'italiani' Vecino e Bentancur. In difesa parte titolare anche il laziale Caceres. Nell'Egitto non ce la fa Mohamed Salah, che si accomoda in panchina: Mohsen guida l'attacco con il supporto di Warda, El Said e Trezeguet. In panchina nelle file egiziane anche il 45enne portiere El-Hadary. Primo tempo deludente e senza grandi emozioni. L'Uruguay prova a far valore il suo maggior tasso tecnico, ma l'Egitto dimostra grande compattezza ed energia in tutte le zone del campo. Dopo un paio di scaramucce iniziali, al 24' Celeste vicinissima al gol con Suarez, che calcia sull'esterno della rete da dentro l'area piccola sugli sviluppi di un calcio d'angolo. E' questa però l'unica vera occasione creata dai sudamericani. La squadra di Tabarez appare troppo lenta nella manovra e fatica a trovare spazi nell'attenta difesa egiziana. Faraoni che a loro volta si fanno vedere raramente dalle parti di Muslera, da segnalare infatti solo un destro da fuori di Mhsen parato dal portiere. Nel secondo tempo la musica con cambia, con l'Uruguay a fare la partita e l'Egitto sempre chiusa in difesa. Celeste di nuovo vicinissima al gol dopo appena due minuti con Suarez. Ma come nel primo tempo, il Pistolero spreca calciando sul portiere da ottima posizione. Tabarez prova a dare una scossa inserendo Sanchez per Nandez e Cebolla Rodriguez per un deludente De Arrascaeta. I sudamericani però non sfondano e anzi in un paio di circostanze rischiano rischiano troppo sulle rapide ripartenze di Trezeguet, solo omononimo dell'ex centravanti della Juve, di Elneny e del neo entrato Kahraba. Nel finale il protagonista diventa il portiere egiziano El-Shenawy, che al 72' ferma con grande freddezza Suarez in uscita e dieci minuti dopo nega il gol a Cavani volando a deviare in angolo un destro al volo dal limite del Matador. Per la Celeste sembra proprio non essere giornata, con Cavani che colpisce un palo clamoroso su calcio di punizione dai venti metri. Quando ormai l'Egitto pregustava la gioia di un pareggio, l'Uruguay con grande orgoglio trova il gol della vittoria al 90' con un colpo di testa vincente di Gimenez su calcio di punizione di Sanchez.

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