Equitazione
Campionati italiani assoluti, oro per Giulia Martinengo Marquet e Verdine SZ
Giulia Martinengo Marquet è il 52° campione d’Italia, quarta medaglia rosa nella storia dei campionati italiani assoluti di salto ostacoli, seconda medaglia personale, dopo l’oro conseguito nel 2015. L’amazzone friulana, classe 1979, è salita sul gradino più alto del podio con 2,60 punti di penalità ottenuti nelle due giornate di gara in sella a Verdine SZ. La cavalla, una femmina olandese di 11 anni, è sotto la sua sella da tre anni, ma in due soli giorni è riuscita a passare da “riserva” a “titolare”. “L’indisponibilità momentanea di Fine Edition (cavallo di punta della Martinengo Marquet, ndr) ha dato l’occasione a Verdine di dimostrare quanto vale”, ha dichiarato l’amazzone. “Lei è una guerriera, mette cuore e testa in tutto quello che fa. Nel secondo giro della prova finale avevo i brividi. La sentivo sicura di sé, decisa e calma come se avesse saltato 1 metro e 60 da sempre. Una cavalla eccezionale”. Con Verdine SZ, Giulia Martinengo Marquet succede nell’albo d’oro a Juan Carlos Garcia e segna il 4° titolo rosa, ripetendosi dopo l’oro 2015. Prima di lei, Alessia Marioni (1998) e Manuela Bedini (1994). La medaglia d’argento è finita sul collo di Michael Cristofoletti. Il cavaliere varesino - ventisette anni - lascia il campo in sella a Belony di 8,22 punti di penalità, arrivando quasi a sfiorare il secondo successo di famiglia, dopo l’oro del fratello Roberto nel 2011. Obiettivo sfumato, cui segue però la soddisfazione di staccato il ticket per Piazza di Siena. Lo CSIO capitolino, infatti, accoglierà in campo l’intero podio assoluto. Podio che si chiude con il 1° aviere scelto Emilio Bicocchi. L’atleta grossetano, campione italiano 2016, ha totalizzato 10,00 punti di penalità. Ai suoi ordini, Call Me. Il quarto posto va a Roberto Arioldi, ex tecnico della nazionale che dopo aver guidato l’Italia fino alla storica vittoria di Piazza di Siena, è tornato in campo in sella a Dundee vh Marienshof, per partecipare a un campionato che segna il suo nome in cima all’albo d’oro con 6 vittorie, tre delle quali consecutive, conseguite con la stessa cavalla, Paprika della Loggia, da lui stesso allevata.