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Varriale, Scardina e i veleni di Calciopoli

Oggi commemora il collega scomparso (facendo infuriare gli amici in Rai). Ma quando fu ingiustamente infangato per il caso Moggi, pure lui ci mise del suo

Luca Rocca
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Quel tweet di Enrico Varriale, dal 2004 al 2006 inviato e conduttore di RaiSport, non poteva lasciare indifferenti; quella frase, «oggi solo silenzio e dolore, addio Ignazio», scritta dal giornalista per commemorare la morte di Ignazio Scardina, l'ex capo della redazione sportiva di viale Mazzini coinvolto nel processo “Calciopoli”, non poteva far girare proprio tutti dall'altra parte. Oggi solo silenzio e dolore. Addio Ignazio R.I.P.— enrico varriale (@realvarriale) 7 aprile 2018 Continua a non riposare in pace. Taci per favore.— Alessandro Antinelli (@AleAntinelli) 7 aprile 2018 Perché al linciaggio mediatico di Scardina, accusato di aver fornito servizi compiacenti verso l'“uomonero” di Calciopoli, Luciano Moggi (e poi assolto in sede penale e civile) parteciparono in tanti. E Varriale non se ne tenne certo distante. C'è ben poco da sorprendersi, dunque, se il suo collega Alessandro Antinelli, che professionalmente è cresciuto proprio con Scardina, abbia replicato a Varriale affermando che no, Scardina «non riposa in pace». In quegli anni neri per il calcio italiano, infatti, fu Varriale che, parlando proprio dei giornalisti sportivi, disse: «Se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi», ma a RaiSport «i colleghi con la schiena dritta non mancano». E, naturalmente, Scardina non era incluso. Lo stesso Varriale, poi, pur mettendo le mani avanti («il garantismo è la primacosa»), aggiunse che nel giornalismo sportivo della Rai qualcuno era «venuto meno» a certi «obblighi di tipo deontologico», e il responsabile non poteva«passare indenne»... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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