CICLISMO
Nibali trionfa alla Milano-Sanremo
Dal mare di di Messina al mar Ligure: c’è la firma di Vincenzo Nibali nell’albo d’oro della Milano-Sanremo. Lo "Squalo dello Stretto" ha vinto la 109esima edizione della classica partita da piazza Castello, nel capoluogo lombardo, e arrivata, dopo una cavalcata di 294 km e lunga 7 ore 18 minuti, sul traguardo di via Roma. Il successo è maturato negli ultimi della salita del Poggio, quando il capitano della Bahrain Merida che in teoria era chiamato a lavorare per il compagno di squadra Corbelli per un eventuale arrivo in volata è scattato ed ha lasciato il gruppo dei migliori. Ha preso un vantaggio che per quanto minimo, intorno ai 30 secondi, gli è bastato per scollinare da solo ed affrontate i sette chilometri finali di discesa che hanno riportato la carovana sull’Aurelia e quindi nella città di Sanremo. Quando il gruppo dei migliori si è organizzato per recuperare, era ormai troppo tardi, anche se il finale di gara è stato al cardiopalma: il vantaggio si è assottigliato e Nibali ha infatti chiuso con due-tre secondi di vantaggio sugli inseguitori. Era dal 2012 che un italiano non saliva sul podio, ed era stato proprio Nibali quell’anno, anche se non da vincitore. Questa volta un italiano ci ritorna, è ancora Nibali e lo fa prendendo posto sul gradino più alto e aggiungendo questo prestigioso trofeo ai due giri d’Italia, a un Tour de France e a una Vuelta Espana vinti. E con quella di oggi si apre la grande stagione delle classiche di primavera del ciclismo mondiale. «Non so nemmeno io cosa ho fatto...». Vincenzo Nibali ha appena tagliato per primo il traguardo della Milano-Sanremo, la Classicissima di Primavera che ha confermato tutte le sue doti di grande campione. «Correvamo tutti per Colbrelli - spiega a Raisport il fuoriclasse siciliano della Bahrain-Merida - la tattica era che avrei dovuto muovermi nel finale se qualcuno se ne andava. Ho subito fatto il vuoto, ho sentito che ero a 20» e non ho mai mollato». Il gruppo non ha fatto in tempo ad agguantarlo: «Ai 50 metri, visto il vantaggio, ho preso un sospiro per godermi la vittoria - aggiunge lo "Squalo", vincitore in carriera dei tre Grand Giri e di due Lombardia - la Sanremo è un'emozione unica, è una gara che non pensavo di poter vincere perché non sono velocissimo, però ho fatto una buona Tirreno e ne ero uscito in crescendo. Sentivo di avere una buona gamba e che stavo molto bene, con Cipressa e Poggio la Sanremo è più difficile del passato: oggi sento di aver fatto qualcosa di importante che mi gusterò».