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La Juve vola a +4 sul Napoli: Higuain e Matuidi stendono Atalanta

Davide Di Santo
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Dopo aver messo la freccia nel weekend con il sorpasso ai danni del Napoli, la Juventus tenta la prima fuga stagionale. Nel recupero della partita rinviata per neve il 25 febbraio scorso i bianconeri infatti stendono 2-0 l'Atalanta e volano a +4 sul Napoli. La squadra di Allegri si conferma imperforabile in difesa (in campionato non ha ancora preso gol nel 2018) e letale in attacco. Le folate di Douglas Costa e la precisione di Higuain valgono l'1-0, nella ripresa tocca a Matuidi firmare il raddoppio che proietta i campioni d'Italia sempre più in vetta, con la dodicesima vittoria consecutiva. Gli orobici escono a mani vuote dall'Allianz Stadium nonostante una prova generosa: contro questa Juve, almeno in Italia, la sensazione tuttavia è che anche una partita perfetta in questo momento non basti. Allegri lancia un chiaro segnale ai suoi e manda in campo la formazione tipo, compreso Higuain, non al meglio. Tutti dentro quindi nel 4-2-3-1 con Manduzkic-Dybala-Douglas Costa dietro al 'Pipita'. A centrocampo turno di riposo per Khedira (giocano Pjanic e Matuidi), mentre in difesa ritorna la coppia titolare Benatia-Chiellini, con Lichtsteiner e Asamoah sugli esterni. In casa Atalanta rispetto a quanto annunciato alla vigilia Gasperini recupera in extremis Papu Gomez, che guida l'attacco 'piccolo' supportato da Ilicic e Cristante. In mezzo al campo chance per il classe '96 Haas, ai lati fiducia a Gosens e Hateboer. In difesa non rientra Caldara: spazio a Mancini nella linea a tre completata da Toloi e Palomino.L'avvio di gara piuttosto equilibrato conferma l'ottimo momento di forma degli orobici, che anzi sono i primi a creare un vero pericolo in area con una girata in area di Gomez su invito dalla destra di Cristante altissima sopra la traversa. I padroni di casa lasciano sfogare l'avversario ma pian piano vengono fuori. Al 18' sugli sviluppi di un corner Matuidi è libero di calciare, decisiva l'opposizione di Palomino con il ginocchio. La 'Dea' gioca a viso aperto e si rende nuovamente pericolosa al 27'. Dybala perde un brutto pallone a ridosso dell'area, Gomez non ci pensa due volte e serve Haas, la cui conclusione però è da dimenticare. La svolta arriva subito prima della mezz'ora. Douglas Costa riceve palla nella propria metà campo e va via palla al piede. La freccia bianconera con un coast to coast che infiamma l'Allianz Stadium spacca la difesa avversaria e serve sulla destra a Higuain la palla del vantaggio, che l'argentino non sbaglia con un diagonale chirurgico che fredda Berisha per il 22° gol stagionale. L'undici di Gasperini non accusa il colpo anzi sciupa al 35' una potenziale buona occasione con Hateboer, che si sovrappone con i tempi giusti ma calcia male vanificando il puntuale servizio di Ilicic. In chiusura di frazione la Juve torna a far paura. Sempre con Higuain, che si gira bene dal limite dell'area, brucia Mancini e calcia a giro. Palla a lato di un metro. Nella ripresa la capolista parte un po' distratta, nonostante il tentativo di Dybala disinnescato da Berisha. Mancini per un soffio di testa su calcio d'angolo non trova il gol del pareggio. Poco dopo Ilicic ci prova su punizione ma trova sulla sua strada Higuain, prezioso anche in fase difensiva. La Juve è sorniona ma quando si accende sa far malissimo. Come al 19' quando Douglas Costa su sponda di Higuain si invola verso la porta. Solo le dita di Berisha e l'ausilio del palo esterno tengono in partita la 'Dea'. Gasperini in ogni caso si gioca il tutto per tutto arrivando a schierare fino a quattro punte, con gli innesti dalla panchina di Cornelius e Petagna. Con il passare dei minuti tuttavia cresce anche la soglia di attenzione dei bianconeri. Al resto ci pensa Mancini, che rimedia due gialli in un battito di ciglia, prima per un fallo su Higuain poi per uno sgambetto su Chiellini. Sotto di un uomo e di un gol l'Atalanta capitola definitivamente due minuti più tardi: Dybala appoggia dall'out sinistro per Higuain, l'argentino vede dal lato opposto tutto solo Matuidi che chiude i conti segnando il 2-0 sul palo più lontano. E la Juve va in fuga.

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