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Lo Stadium resta un tabù, la Roma sconfitta a Torino

Il gol del difensore Benatia sblocca la partita dominata dalla Juve nel primo tempo

Tommaso Maggi
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Niente da fare, la Roma esce ancora sconfitta dallo Stadium. Di Francesco non riesce a sfatare il tabù che vuole i giallorossi sempre ko nel nuovo impianto bianconero. Questa volta a Torino decide la rete dell'ex Benatia che regala tre punti preziosi alla squadra di Allegri, brava a rispondere al Napoli e a far suo un altro scontro diretto dopo la vittoria al San Paolo del 1° dicembre. Dopo l'eliminazione in Coppa Italia, la Roma rimedia il secondo ko di fila dopo un match giocato con generosità ma poca lucidità. Giallorossi sfortunati nel finale con Florenzi che ha messo la firma sul diciassettesimo legno stagionale della squadra ma anche poco concreti con Schick che ha sprecato negli ultimi minuti una grande occasione a tu per tu con Sczesny. Nel complesso è mancata anche velocità nel possesso palla ai capitolini, incapaci di contrastare una Juventus cinica ed essenziale. Continua il momento no degli attaccanti: nelle ultime tre partite di campionato l'unico a segnare è stato Fazio nel match interno con il Cagliari. LE SCELTE Di Francesco va sul sicuro e schiera i titolari: in attacco tornano dal 1' Dzeko e Perotti al fianco di El Shaarawy con Schick inizialmente in panchina. In difesa rientrano Kolarov e Florenzi sulle fasce con Manolas e Fazio al centro. Nella Juventus rimane fuori Dybala: spazio al 4-3-3 con i recuperati Mandzkukic e Cuadrado ai lati di Higuain. Preferito Barzagli a Lichtsteiner nel ruolo di terzino destro. PRIMO TEMPO La Roma inizia con buona personalità ma è la Juventus a farsi pericolosa: prima con un tiro strozzato di Khedira, poi con un insidioso colpo di testa di Mandzukic che finisce al lato di poco. I bianconeri, però, insistono e trovano il vantaggio al 18' su azione da calcio d'angolo: Alisson compie un miracolo su un colpo di testa di Chiellini ma sulla respinta del brasiliano si avventa Benatia, lasciato solo da Fazio, che prima calcia sulla traversa e poi ribatte in rete siglando il più classico del gol dell'ex. La Roma prova a reagire ma non è semplice perché la Juve continua a tenere i ritmi alti e non concede molti spazi ai giallorossi. Al 27' la prima vera fiammata della Roma: bellissima verticalizzazione di Dzeko per Perotti che entra in area e serve al centro El Shaarawy. Il tiro di prima intenzione del Faraone, però, trova la pronta risposta di Szczesny che salva i suoi. La squadra di Di Francesco non si ferma ma continua a sbattere sulla difesa bianconera. La Juve non smette di pressare e di mordere le caviglie agli ospiti che non riescono più a rendersi pericolosi.  SECONDO TEMPO Nella ripresa il copione non cambia: la Roma ci prova ma la Juve è brava a soffocare la manovra dei giallorossi che non riescono a far girare il pallone con velocità. I padroni di casa vanno anche vicini al raddoppio, prima con un tiro alto di Higuain e poi con un tentativo di Matuidi bloccato da un attento Alisson. La squadra di Di Francesco alza i ritmi e aumenta la pressione offensiva ma non riesce ad essere concreta in avanti, frenata da un'ottima organizzazione difensiva degli avversari. Il tecnico prova a dare una scossa con gli inserimenti di Schick e Pellegrini che prendono il posto di El Shaarawy e Strootman. Con loro in campo la Roma accelera: i giallorossi rischiano un po' ma sembrano più vivi in attacco. Nel finale è la sfortuna a dire di no agli ospiti che sfiorano il gol con Florenzi ma l'esterno di Vitinia coglie la traversa da buona posizione. La stessa che coglie Pjanic poco dopo grazie anche alla decisiva deviazione di Alisson. La partita s'infiamma negli ultimi minuti ma è Szczesny a salvare la Juve con uno strepitoso intervento su Schick: il ceco, lanciato a tu per tu con il portiere, si fa ipnotizzare dall'ex romanista e spreca così l'ultima occasione per pareggiare i conti.

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